Genova, Laura Marangoni muore durante operazione. Ipotesi macchinario guasto

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Luglio 2013 - 10:14 OLTRE 6 MESI FA
L' ospedale San Martino di Genova

L’ ospedale San Martino di Genova

GENOVA – E’ morta in sala operatoria, durante un delicato intervento al cuore. Ma Laura Marangoni, e questo è l’aspetto che sconcerta, non ha perso la vita per l’intervento ma, con tutta probabilità, per il malfunzionamento di un macchinario che avrebbe dovuto aiutarla durante l’operazione. Possibile, anzi probabile, che il macchinario in questione fosse guasto e che abbia pompato aria invece che sangue nel corpo della donna.

Il fatto è accaduto all’ospedale San Martino di Genova. Laura Marangoni, 53 anni, di Cairo Montenotte,  doveva essere operata all’aorta. Intervento eseguito, come riporta il Secolo XIX, da un gruppo di due chirurghi, un anestesista e dal tecnico addetto alla macchina, quella che sostituisce le funzioni cardiopolmonari durante l’operazione.

Qualcosa non ha funzionato. Scrive il Secolo

«Siamo davanti a un fatto sconvolgente». La donna doveva essere sottoposta a un’operazione per risolvere una «dissecazione aortica», ed è richiesto l’utilizzo di una macchina che garantisca la sopravvivenza attraverso la sostituzioni delle funzioni cardiopolmonari. Si è generata con ogni probabilità una bolla d’aria e le conseguenze sono state letali. A operare, l’altro ieri pomeriggio al sesto piano del monoblocco d’uno dei più grandi ospedali d’Europa, era l’équipe di Giancarlo Passerone, primario del reparto, che tuttavia non era presente.Erano presenti due chirurghi, un anestesista e un perfusionista (il tecnico addetto all’uso della macchina), oltre a infermieri e ferristi. Sul caso indaga il sostituto procuratore Cristina Camaiori, che ha iscritto il fascicolo per omicidio colposo.

Sconvolto, ovviamente, Mauro Beltrame,  il marito della donna:

«Ci hanno detto che l’intervento era rischioso, ma non potevamo immaginare tanto». Ha la voce rotta dal dolore Mauro Beltrame,il marito di Laura Marangoni. Il telefono forse nasconde le lacrime dell’uomo, 57 anni, carpentiere. Non la rabbia. «Non so proprio cosa dire.Mi ha telefonato ancora poco fa un professore del San Martino – racconta l’uomo sabato pomeriggio- Non ho ancora capito se si è trattato di un mal funzionamento alla macchina o se è successo altro. Sono frastornato,so solo che è andata così, è terribile. Mi hanno spiegato che mentre operavano Laura,non si è più ossigenato il cuore, si è fermato e non sono più riusciti a farlo partire”