Genova. Papa Francesco chiama la mamma di Andrea Nobile, sub morto a 27 anni

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Settembre 2014 - 09:08 OLTRE 6 MESI FA
Genova. Papa Francesco chiama la mamma di Andrea Nobile, sub morto a 27 anni

Papa Francesco (Foto Ansa)

GENOVA – “Pronto, sono Papa Francesco”. Questa la telefonata ricevuta da Anna Bogari, la madre di Andrea Nobile, il sub di 27 anni morto il 31 luglio 2013 durante una battuta di pesca in apnea nelle acque di Genova.

Tiziano Ivani su Il Secolo XIX spiega che quando la donna aveva dato la sua lettera al Papa non immaginava di ricevere una chiamata dal Pontefice:

“Non credeva che potesse arrivare a tanto. È la prima volta che accade nello Spezzino. Una delle guardie del corpo della papamobile, molti mesi prima, le aveva detto di aggiungere il numero di telefono alla propria lettera perché «ogni tanto il Pontefice chiama». Lei aveva eseguito, aggiungendo il suo cellulare frettolosamente, a penna. Anna Bogari è una signora di mezz’età, originaria di Vezzola, località del Comune di Zignago, un piccolo centro della Val di Vara”.

La vita della donna e della sua famiglia è segnata dalla tragedia della morte di Andrea, 27 anni appena, che fu colpito da un malore durante l’immersione, perse i sensi e morì, racconta il Secolo XIX del 1 agosto 2013:

“Andrea Nobile, sub di 27 anni, residente a San Fruttuoso, è morto a poche decine di metri dalla zona in cui, a maggio, è crollata la torre di controllo della Capitaneria di Porto e dei piloti, dove sono morte nove persone. Si è sentito male e ha perso i sensi durante un’immersione alla diga foranea.

Il fratello e gli amici lo hanno soccorso, portandolo in superficie e poi fino al molo Giano, con l’assistenza dei militari della Guardia Costiera. Ma quando sono arrivati i soccorritori del 118 le sue condizioni erano ormai disperate: il cuore si era fermato già da diversi minuti. I medici hanno tentato di fare il possibile per salvargli la vita, ma è stato tutto inutile. Il decesso è stato constatato all’ospedale Galliera, poco prima delle 21.30.

Da allora la donna non trova pace, scrive Ivani:

“Insieme a dei gruppi di amici di Brugnato e Rapallo lo scorso due ottobre aveva deciso di andare a cercare un po’ di pace, ad un’udienza pubblica in Vaticano. «Tenevo con me una busta con le foto Andrea e una lettera per Papa Francesco, l’ho consegnata quando è passata davanti a noi la papamobile, è stata una delle guardie del corpo a suggerirmi di aggiungere il numero – racconta Anna al Secolo XIX – il gennaio successivo ho ricevuto a casa una lettera del Papa, la data del 17 dicembre. Le parole di quella missiva hanno placato il dolore, mi hanno dato la forza per ripartire. Nella busta il Pontefice mi ha fatto dono anche di un rosario bianco»”.

Per ringraziarlo della lettera la donna spedì 30 rose bianche al Papa per Pasqua:

“«Volevo ringraziarlo, non pensavo davvero che poi mi avrebbe chiamato – conclude la donna – mi ha detto che quella sera avrebbe pregato per Andrea e anche nelle settimane seguenti»”.