Genova, saluto fascista al confronto tra i candidati sindaco Marco Bucci e Gianni Crivello

di redazione Blitz
Pubblicato il 22 Giugno 2017 - 20:18 OLTRE 6 MESI FA
Genova, saluto fascista durante il confronto tra i candidati sindaco Marco Bucci e Gianni Crivello

Genova, saluto fascista durante il confronto tra i candidati sindaco Marco Bucci e Gianni Crivello

GENOVA – Saluto fascista in un teatro di Genova durante un confronto  tra il candidato sindaco del centrodestra, Marco Bucci, e quello di centrosinistra, Gianni Crivello.

Un uomo senza capelli e con la barba è stato fotografato mentre fa il saluto romano dopo il dibattito tra i candidati che si sfidano per diventare sindaco di Genova e la polemica, nella città medaglia d’oro per la resistenza, divampa immediata.

La foto è stata postata da una lista che sostiene il candidato del centrosinistra Gianni Crivello e afferma che i saluti fascisti sono stati fatti mercoledì sera al Teatro del ponente a Genova Voltri, al termine di un confronto tra il candidato del centrodestra Marco Bucci e quello di centrosinistra Gianni Crivello.

“Sappiamo da mesi che Bucci ha, tra le fila dei suoi sostenitori, noti fascisti. Non era mai accaduto, però, che alla fine di un dibattito si esibissero in saluti romani. Una scena che segue il comportamento dell’altra sera al confronto organizzato da Il Secolo XIX contrassegnato da urla e fischi”, denuncia la lista civica Genova che osa.

Il governatore della Liguria, Giovanni Toti, replica: “Non ho visto e non ci sono stati saluti romani. L’unico braccio teso è quello dei genovesi che impugnano la matita per andare a votare per cambiare la città” afferma e attacca “la sinistra allo sbando che si rifugia dietro slogan triti e ritriti”.

Secondo il candidato Marco Bucci “queste accuse di fascismo non solo sono prive di qualsiasi fondamento ma vanno a intaccare anche alcune cose personali”.

Bucci, che è un manager, non è iscritto a partiti ed è stato candidato con il sostegno della Lega, rivela di essere molto colpito dall’argomento perché nella sua storia personale ha avuto “tre parenti stretti morti in guerra o a causa di ferite di guerra in Jugoslavia, in Africa e in Grecia.  E degli ultimi due non abbiamo nemmeno i corpi. Queste sono cose pesanti – spiega – come è pesante venire accusato da persone che usano questi sistemi solo per fare una battaglia politica, veramente a basso livello”.

Si aspettava invece una presa di distanza dal saluto fascista il candidato del centrosinistra Gianni Crivello: “Abbiamo assistito ad uno spettacolo triste, cori e saluti fascisti da parte di un gruppo di sostenitori di Bucci il quale non si è minimamente scomposto né tantomeno ha tentato in alcun modo di raffreddare gli animi. Ci saremmo aspettati che almeno all’indomani dell’evento Bucci e la sua coalizione si dissociassero con forza, non è successo”, dice Crivello, innescando una nuova ondata di repliche. “Sproloqui a vanvera”, accusa Toti. “Campione assoluto di chiacchiere” rincara Bucci. Domani ultimo giorno della campagna elettorale.