Gherardo Barbini: “Pietro ha volto sfregiato, Martina Levato l’anima distrutta”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Gennaio 2015 - 19:41 OLTRE 6 MESI FA
Gherardo Barbini: "Pietro ha volto sfregiato, Martina Levato l'anima distrutta"

Alexander Boettcher e Martina Levato

MILANO – “Mio figlio è sfregiato ma integro, Martina ha un’anima distrutta”. A dirlo è Gherardo Barbini, padre di Pietro Barbini, il ragazzo di 22 anni dal 28 dicembre scorso ricoverato nel reparto Grandi ustionati dell’ospedale Niguarda di Milano con il volto sfregiato dall’acido muriatico. L’uomo ha ricevuto la telefonata del padre di Martina Levato, studentessa della Bocconi di 23 anni, in carcere insieme al suo presunto complice-amante, Alexander Boettcher, per aver gettato quell’acido contro il suo compagno.

La telefonata è stata lunga e dolorosa, come raccontano Elisabetta Andreis e Giovanni Santucci sul Corriere della Sera.

“Il padre di Martina è un professore di matematica, e al telefono con Gherardo Barbini è stato «un fiume di parole», raccontano alcuni amici della famiglia. Continuava a chiedere «scusa», lo ripeteva di continuo, lungo un filo di mortificazione quasi impossibile da concepire. Ha parlato quasi soltanto lui; il padre di Pietro l’ha ascoltato, in qualche modo «lo ha compreso», ma questo «non ha nulla a che fare con il perdono».

La notte dell’aggressione Gherardo Barbini l’ha passata in questura con i poliziotti che portavano avanti un’indagine frenetica, con calma si è messo a loro disposizione, a un certo punto s’è trovato davanti Martina Levato (appena fermata) e ha detto «è lei, la riconosco». Alla fine dell’anno ha portato qualche panettone in ospedale per medici e infermieri. È un uomo riservato che crede nella giustizia, come ha ripetuto a poliziotti e magistrati.

Del padre di Martina, la ragazza che ha distrutto la vita di suo figlio, ha raccontato «di comprendere il dramma, che per intensità è vicino a quello che stiamo vivendo noi», ha detto agli amici. I due hanno condiviso una considerazione del padre di Pietro: forse «è meglio essere il genitore di un ragazzo devastato nel fisico, ma integro nello spirito, piuttosto che padre di una figlia illesa nel corpo, ma distrutta nell’animo». In quell’espressione, «distrutta», non può esserci invece alcuna comprensione. Il senso è un altro, per una ragazza che ha concepito l’idea mostruosa di sfregiare un ex compagno, un ragazzo come lei, e di fronte a quell’abisso di violenza non s’è fermata, ha lanciato i due recipienti colmi di acido”.