Giampiero Di Tullio mura il papà morto in salotto. Per la pensione da 1300 euro

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Novembre 2013 - 11:25 OLTRE 6 MESI FA
Giampiero Di Tullio mura il papà morto in salotto. Per la pensione da 1300 euro

Giampiero Di Tullio mura il papà morto in salotto. Per la pensione da 1300 euro

ROMA – Il papà era morto ma a lui quella pensione da 1300 euro serviva per tirare avanti. Così ha aperto una breccia nel muro del salotto, ci ha infilato il corpo del padre, e ha ricoperto il tutto. E per due anni ha vissuto col cadavere del padre murato in salotto, come se nulla fosse. Andando ovviamente a prendere la pensione tutti i mesi.

Ora Giampiero Di Tullio, 40 anni romano residente a Subiaco sarà processato con giudizio immediato. Ha scampato l’accusa di omicidio volontario perché le perizie hanno stabilito che suo padre Domenico, 85 anni, è morto per cause naturali. Resta però l’imputazione per soppressione di cadavere e quei 30mila euro sottratti all’Inps che in caso di condanna dovrà rendere. 

Così il Messaggero racconta la scoperta

La villetta dei Di Tullio immersa in un uliveto alle porte di Subiaco si era trasformata nella casa degli orrori una mattina di agosto del 2011. Giampiero, al risveglio, aveva trovato il padre morto nel letto. E per lui è stato come precipitare in un tunnel, perché suo padre, il suo unico amico e confidente, se ne era andato per sempre, e poi perché non avrebbe avuto più un soldo in tasca. Così dopo una giornata di smarrimento ha pensato alla terribile soluzione: murare il cadavere in casa e continuare ad andare alla Posta a intascare le mensilità. Ad aprile di quest’anno l’orrida scoperta lo ha fatto finire in carcere. Durante un controllo in cerca di droga i carabinieri di Tivoli e di Subiaco invece di trovare eroina o cocaina avevano trovato, a sorpresa, quel corpo mummificato. Messo alle strette era stato lo stesso Di Tullio a confessare: «Non aprite quella porta, mio padre sta male…O meglio è morto».