Giancarlo Galan resta in carcere, il Riesame rifiuta la scarcerazione

di redazione Blitz
Pubblicato il 2 Agosto 2014 - 15:55 OLTRE 6 MESI FA
Giancarlo Galan resta in carcere, il Riesame rifiuta la scarcerazione

Giancarlo Galan resta in carcere, il Riesame rifiuta la scarcerazione

VENEZIA – Giancarlo Galan resta in carcere per le accuse di corruzione nell’inchiesta Mose. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Venezia dopo quattro ore di camera di consiglio. I giudici hanno respinto le richieste della difesa dell’ex governatore, che chiedeva la scarcerazione o in subordine i domiciliari. 

I giudici hanno respinto tuttavia le contestazioni fatte dal Gip Alberto Scaramuzza per fatti  antecedenti il 22 luglio 2008. Tra questi, i finanziamenti per le per le campagna elettorali, altre dazioni, e i lavori per il restauro della villa dell’ex Governatore. Hanno invece accolto la parte dell’ordinanza riguardante i presunti illeciti attribuiti a Galan dopo il 22 luglio 2008.

Per quanto riguarda i reati ascritti a Galan, sono stati  riconosciuti in toto dal Riesame quelli che la Procura ha ricostruito dopo il 22 luglio 2008. Tra questi, rientrano una serie di dazioni, tra cui quelle effettuate dal Consorzio Venezia Nuova, allora guidato da Mazzacurati, ma anche altri presunti illeciti legati a finanziamenti e lavori nella sua villa di Cinto Euganeo (Padova) fatti dalla Sacaim, emersi proprio durante il riesame.

La ‘mossa’ della difesa di Galan, che venerdì ha ipotizzato la competenza del Tribunale dei ministri per i fatti dell’inchiesta Mose addebitategli dopo il 2010 (il politico di Fi divenne componente del Governo), è stata respinta dai giudici del Tribunale del riesame di Venezia.