Gioco d’azzardo online, affare da 15 miliardi l’anno. Ma al Fisco solo lo 0,6%

Pubblicato il 20 Febbraio 2013 - 11:23| Aggiornato il 18 Luglio 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il settore più redditizio nell’Italia della crisi? Quello del gioco d’azzardo online, che ha un giro d’affari da 15 miliardi all’anno. Ma porta allo Stato, in tasse, solo lo 0,6%. In Italia si concentra meno dell’1% della popolazione mondiale ma ben il 22% del mercato globale dei giochi online, sottolinea uno studio del portale Netbetcasino.it.

Nel 2012 gli italiani hanno speso in slot e videopoker al computer 15 miliardi e 406 milioni. In Francia il dato si ferma a 9 miliardi e 408 milioni, nel Regno Unito a 3 miliardi, in Spagna a 2 miliardi e 354 milioni. Inutili gli avvertimenti sul rischio dipendenza. Il settore ha superato per incassi anche quello, floridissimo, dei viaggi online, che nel nel 2012 ha fatturato 12 miliardi.

La diffusione del gioco su internet procede di pari passo con l’impoverimento degli italiani, sia economico (con il Prodotto interno lordo pro capite diminuito del 3,8% dal 2001 al 2011, il peggiore dell’area euro) sia culturale (con l’aumento dell’abbandono scolastico e il calo delle immatricolazioni all’università). Se si pensa che tutto questo scommettere porti almeno un po’ di soldi alle casse dello Stato si sbaglia. Nonostante la tanta pubblicità col sigillo di Roma, il Fisco incassa dalle puntate online solo lo 0,6%. Per le giocate online la tassazione effettiva è ferma al 10%.