Gioco d’azzardo in Italia: le nuove proposte di legge

di Redazione blitz
Pubblicato il 18 Luglio 2018 - 10:20 OLTRE 6 MESI FA
Gioco d'azzardo in Italia

Gioco d’azzardo in Italia: un fenomeno in crescita, tra costume e ludopatia

Negli ultimi anni il fenomeno delle scommesse è sempre più seguito e apprezzato dagli italiani, sia che riguardi lo sport, sia che si riferisca ad altri aspetti della quotidianità, come ad esempio i programmi televisivi più amati, non solamente sportivi. Questa attenzione crescente verso il gioco d’azzardo può considerarsi come un normale fenomeno di costume, ma può anche sfociare in veri e propri disturbi come la ludopatia, ovvero la “malattia del gioco”, un abuso dell’attività ludica che può portare a gravi conseguenze, al pari della droga e dell’alcolismo. Per questo motivo la legislazione nazionale in merito è molto attenta al fenomeno, tra permessi e restrizioni. Vediamo dunque i dettagli.

Il gioco d’azzardo e la legge: un antefatto

Cerchiamo dunque di ripercorrere alcune tappe importanti della legislazione nazionale in materia di gioco d’azzardo, prima di passare alle proposte di legge promosse dal nostro nuovo governo in merito. Premesso che non esiste una vera e propria normativa di settore, va però specificato che nel 2013 il Parlamento europeo ha approvato una “risoluzione” per incentivare gli Stati membri a prendere misure protettive nei confronti dei giocatori, con relative limitazioni legate all’attività degli operatori del gioco. Tutto questo per contrastare gli esiti della ludopatia, con tutte le sue ripercussioni sulla salute e sulle relazioni sociali, senza escludere – in riferimento all’ormai diffuso gioco online – il rischio sempre crescente di frodi. A tal proposito, nel 2014, la Commissione Europea ha individuato alcuni principi importanti indirizzati alla salute psicofisica dei giocatori, con particolare riferimento alla tutela dei minori in materia di gioco e dei soggetti più deboli. Le misure consigliate riguardano la pubblicità responsabile, il divieto ai minori al gioco telematico, ma anche i limiti di pagamento e spesa nonché – oltre all’assistenza via telefono, fax, mail e web (a seconda dell’operatore) – , le varie campagne pubblicitarie di informazione e prevenzione in materia.

Senza elencare la ricca e diversificata normativa regionale, i maggiori interventi legislativi nazionali in merito sono:

●     legge n.266 del 2005, che conferisce all’Agenzia Autonoma dei Monopoli di Stato tutta la regolamentazione del settore;

●     legge n.88 del 2009, che ha introdotto limiti di spesa di gioco e inasprito le sanzioni;

●     legge n. 220 del 2010, la quale ha rivisto le modalità delle convenzioni in materia di concessioni per gli operatori del gioco;

●     decreto legge n.158 del 2012 (decreto Balduzzi), che si è mosso su vari aspetti, dall’assistenza sanitaria per gli affetti da ludopatia, fino al contenimento dei messaggi pubblicitari in materia di gioco, non tralasciando l’intensificazione dei controlli in merito e l’istituzione di uno specifico Osservatorio (poi trasferito al ministero della Salute, nel 2005);

●     legge 190 del 2014, che ha stabilito un riordino della legislazione in via transitoria, e legge 23 del 2014, diretta invece al contenimento della criminalità e alla tutela dei minori;

●     legge di stabilità del 2016, con le sue ulteriori limitazioni in materia di pubblicità e con la sua revisione del prelievo fiscale di settore;

●     decreto legge 50 del 2017, che ha stabilito un incremento del Preu (ovvero il prelievo erariale unico), sulle slot, ma anche sui soldi vinti in alcuni giochi specifici.

Scommesse e normative: proposte dal nuovo governo

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Gioco d’azzardo in Italia: le nuove proposte di legge

Si è visto come la precedente normativa, in linea generale, volesse curare aspetti come la sicurezza, la tutela dei minori, ma anche l’eventuale ulteriore apertura di sale da gioco, in ottica di contrasto all’illegalità, ma pure alla tutela della salute psicofisica dei cittadini, specialmente di quelli “a rischio”, anche in considerazione del fenomeno, crescente, del gioco d’azzardo “online”.

Basta infatti fare un giro sul web per capire quanto sia ricca l’offerta del “gambling” telematico, le cui proposte passano dagli sport fino ai giochi d’azzardo da casinò, in poche parole da come puntare sulle corse dei cavalli a come vincere alla roulette online. Va specificato che la maggior parte dei siti – almeno quelli “accreditati” – sono dotati di regolare licenza AAMS, requisito indispensabile a garantire la serietà dell’operatore, sotto i più svariati aspetti.

Passiamo dunque a una prima analisi sulle proposte di legge del nuovissimo governo in materia di gioco: il cosiddetto “Decreto Dignità” promosso da Luigi Di Maio prevede, tra gli altri punti, proprio la lotta alla pubblicità del gioco d’azzardo, in riferimento ai suoi potenziali effetti illusori e facendo leva su una possibile collusione del settore con le mafie. I promotori dell’iniziativa, primi firmatari, sono i parlamentari Francesco Silvestri, Massimo Baroni, Davide Zanichelli, Giovanni Endrizzi e Matteo Mantero (M5S). La proposta, in particolare, indica una diversificazione tra regione e regione, e tiene conto della grandezza dei comuni, ma soprattutto della vicinanza delle sale da gioco rispetto ad altri servizi, come “bancomat” e “compro oro”, con relativi limiti di distanza, e con discrezionalità, in merito ai vari orari di attività.