Il gioco delle tre carte sdoganato dalla Cassazione: non è reato, sei tu che scegli di sfidare banco (e compari)
Pubblicato il 23 Settembre 2020 - 12:13 OLTRE 6 MESI FA

Gioco delle tre carte, tutorial su Youtube
Carta vince carta perde, al confine tra l’illecito e il folkloristico, azzardo di strada, meglio in luoghi affollati, il banco non lo batti mai.
Ma non è un reato, tanto meno una truffa: la Corte di Cassazione ha infatti “assolto” il gioco delle tre carte. O delle tre tavolette, o campanelle.
Comunque, per antonomasia l’inganno che confonde l’ingenuo con la prospettiva di vincita facile.
Gioco delle tre carte: non punibile la condotta occasionale
Più precisamente, la sentenza 26321 della Cassazione che accoglie il ricorso degli imputati, stabilisce la non punibilità della condotta occasionale.
E cioè, spiega Il Sole 24 Ore, l’assenza di organizzazione nel predisporre il raggiro, davvero molto presunto. Non rileva che a supporto del “banco” siano assoldati due “compari”.
Servono a richiamare l’attenzione dei malcapitati: si palesano come vincenti al tavolo delle tre carte, tavolo improvvisato alla bell’e meglio, per esempio davanti a un autodromo prima della corsa, come nel caso in questione.
Il precedente in Cassazione: non è una truffa, sfidare il banco scelta tua
Peraltro una sentenza precedente della Cassazione aveva stabilito che il gioco delle tre carte non è di per sé una truffa. Senza prova di trucco, non si vince per la straordinaria abilità del “banco” nel muovere le carte (su Youtube esistono perfino dei tutorial).
Chi si cimenta conosce il rischio. E’ vero, come eccepivano i giudici d’Appello, la sproporzione tra vittorie e sconfitte a favore del “banco”, è un po’ sospetta.
Ma la prospettiva che la sfida è al limite del possibile, non è forse la molla che fa scattare il giocatore? (fonte Sole 24 Ore)