Giorgio Armani dona 500mila euro a Pantelleria dopo il grave incendio nell’isola

Giorgio Armani ha inviato una lettera al sindaco di Pantelleria in cui ringraziava tutti coloro che hanno contributo a spegnere i roghi sull’isola, dove trascorre le vacanze da oltre 40 anni.


di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Settembre 2022 - 13:06 OLTRE 6 MESI FA
armani pantelleria

Giorgio Armani dona 500mila euro a Pantelleria dopo il grave incendio nell’isola (foto ANSA)

Dopo il drammatico incendio che qualche settimana fa è divampato a Pantelleria, costringendo i turisti a lasciare le abitazioni e a rifugiarsi sulle barche, Giorgio Armani fa una generosa donazione di 500mila euro.

Giorgio Armani e la donazione a Pantelleria

Lo scorso 17 agosto era presente anche il famoso stilista quando le fiamme hanno inghiottito ettari di vegetazione. Armani, che soggiorna sull’isola da quarant’anni dove possiede una villa, non ha subito danni alla sua proprietà, ma è rimasto sconvolto dai maxi roghi e per questo ha voluto dare un contributo concreto alla “sua” isola.

“Frequento quest’isola ormai da quarant’anni, tanto da sentirmene a tutti gli effetti cittadino, eppure non smetto di sorprendermi per la qualità umana così unica e viva di quanti la abitano – inizia così la lettera inviata da Armani al sindaco di Pantelleria Vincenzo Campo e riportata dall’ Ansa –. Le scrivo questo messaggio mosso da un sentimento di ammirazione e gratitudine per tutti coloro che – pompieri, carabinieri, forze dell’ordine, amministrazione comunale, istituzioni e volontari coinvolti –  hanno dato il loro contributo per spegnere il terribile incendio che ha colpito Pantelleria e che così tanto ci ha sconvolti. Rivolgo a lei il mio messaggio, da privato cittadino, nella speranza che lo estenda a tutti gli interessati”.

Come saranno investiti i soldi

Il sindaco ha già presentato allo stilista alcuni progetti su come spendere il mezzo milione di euro, investendo nelle attività della Protezione Civile, negli impianti idrici e nel recupero di terreni incolti per mettere al riparo l’isola da futuri incendi che, in quel caso, potrebbero essere fatali per il suo delicato ecosistema.