Livorno, 16 operai in nero per erigere il palco del concerto di Giorgia

Pubblicato il 30 Marzo 2012 - 12:37 OLTRE 6 MESI FA

LIVORNO – Dopo Laura Pausini anche Giorgia. I carabinieri di Livorno hanno scoperto che quattordici lavoratori romeni e peruviani, tutti tra i 25 e i 40 anni, che lavoravano per montare il palco del suo concerto erano pagati 6 euro l’ora, e senza tasse e contributi.

In base a quanto scrive il Tirreno, i lavoratori in nero sono stati scoperti durante un blitz al Palasport di Livorno. Qui gli operai stavano montando, per una società esterna, il palco e le attrezzature per il concerto di Giorgia.

I lavoratori indossavano il caschetto, ma i carabinieri ipotizzano altre violazioni nelle procedure di sicurezza.

Avevano il caschetto in testa ma probabilmente, sospettano gli investigatori, ci sono irregolarità anche nelle procedure di sicurezza. Secondo il Tirreno, per riprendere subito l’attività l’impresa avrebbe pagato la sanzione di 1500 euro e inviato le pratiche per regolarizzare i lavoratori, gli stessi che dovranno smontare il palco dopo il concerto.

Ma i controlli continueranno, scrive il Corriere della Sera, perché l’ispettorato del lavoro vuole capire se nella vicenda, sul fronte della sicurezza, sia stato violato il codice penale: in questo caso scatterebbe una denuncia alla magistratura.

I controlli seguono i crolli dei palchi di Jovanotti e Laura Pausini, che hanno causato la morte di Francesco Pinna e Matteo Armellini, anche loro al lavoro per erigere i palchi dei concerti.

Ma le irregolarità non riguarderebbero solo gli operai. Secondo quanto ha detto un musicista che suona con star della musica leggera al Corriere della Sera, “Spesso siamo pagati al nero – denuncia un musicista che suona con star della musica leggera – male e con gravissimi ritardi. Forse è arrivato il momento di maggiori controlli perché se noi denunciamo smettiamo immediatamente di lavorare. E siamo gli ultimi dei precari”.