Giorgio Napolitano: “Intransigenza assoluta per chi usa la spranga”

di redazione Blitz
Pubblicato il 8 Maggio 2014 - 17:43 OLTRE 6 MESI FA
Giorgio Napolitano: "Intransigenza assoluta per chi usa la spranga"

Giorgio Napolitano: “Intransigenza assoluta per chi usa la spranga”

ROMA – “Intransigenza assoluta verso chi usa la spranga“. Questo il monito lanciato dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione del 162esimo anniversario della Polizia di Stato. ”Chi si presenta con le spranghe, con le bombe-carta – ha detto il capo dello Stato – chi attacca senza scrupolo anche sapendo di poter colpire molto gravemente, e chi incendia e devasta: su questo ci deve essere una intransigenza assoluta, un rigore di cui voi siete l’espressione più importante e nello stesso tempo più esposta”.

Napolitano, che ha ricevuto al Quirinale una rappresentanza degli Allievi degli Istituti di formazione della Polizia, ha parlato rivolgendosi a una platea molto più ampia di quella al suo cospetto, sottolineando come le forze di polizia

”meritano il riconoscimento e il rispetto che la grande maggioranza degli italiani nutre per loro. E ciò si evince anche quando si studiano gli indici di fiducia, gli indici di consenso nei confronti delle istituzioni, della politica e così via, e viene riconosciuto quel che è giusto riconoscere alle forze di polizia”.

Per questo non bisogna mai rinunciare a punire i comportamenti sbagliati senza però alimentare sentimenti di ”diffidenza” verso l’intero corpo.

”Anche quando c’è un comportamento scorretto, un comportamento abusivo di singoli appartenenti a corpi di polizia e si interviene – ha evidenziato Napolitano – sulla base di regole anche più chiare e vincolati, ed è giusto nell’interesse del corpo intervenire per sanzionare quei comportamenti, mai questo fatto può oscurare il rispetto che è dovuto, il riconoscimento che è dovuto, alla schiacciante maggioranza degli appartenenti alle forze di polizia e all’istituzione Polizia di Stato in quanto tale”.

Napolitano ha voluto con queste parole invitare tutti:

”e attraverso voi mi rivolgo a una platea molto più ampia di servitori dello Stato in divisa – a non alimentare in voi stessi alcun sentimento di vittimismo come se foste abbandonati, non sufficientemente sorretti da tutte le forze responsabili dello Stato e della società: non dovete avere complessi di questo genere.

Guai ad alimentare – e c’è chi tende a farlo – un clima di diffidenza nei confronti delle forze di polizia e specificamente della Polizia di Stato, specie viste nel momento del loro impiego in servizio di ordine pubblico.

Il capo dello Stato ha difeso le forze dell’ordine al centro delle polemiche dopo gli scontri al corteo del 12 aprile scorso a Roma contro l’austerity,

“Alimentare questa diffidenza, se non avversione, è veramente un danno molto grave che si reca alla vita democratica del paese, che si reca al nostro edificio istituzionale, ed è dovere del governo, delle istituzioni, delle forze politiche, dell’informazione scritta e televisiva reagire a questi atteggiamenti che comunque serpeggiano. Forse serpeggiano meno dove è più frequente ed è più virulento l’attacco delle forze dell’illegalità e della violenza (penso anche a quello che è accaduto qualche giorno fa a Torino)”.