Il Giornale sfida Montezemolo: “Riporta a casa i marò con la Ferrari”

Pubblicato il 16 Ottobre 2012 - 12:20 OLTRE 6 MESI FA
Luca Cordero di Montezemolo (Lapresse)

ROMA – “Riporta a casa i marò in Ferrari”.  Così il Giornale lancia la sua sfida al presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo. “Il primo passo da leader? – si legge nel sottotitolo – Far correre le rosse in India con un fiocco per i due soldati”. Il Giornale dei Berlusconi rilancia l’appello in favore dei due militari italiani detenuti da oltre otto mesi in India, cogliendo un’idea nata in rete. Uno dei primi a rilanciare il messaggio è stato l’ex ammiraglio Giuseppe Lertora che, raggiunto dal Giornale, ha detto: “L’ho ricevuto da uno dei miei comandanti quando ero in servizio. Per la giornalista Giuliana Sgrena e le due Simone si sono inventati addirittura le magliette con le loro facce. Mi sembra un’ottima idea coinvolgere un gioiello sportivo nazionale come la Ferrari, almeno per rimuovere lo stato comatoso in cui è piombata la vicenda dei marò”.

Il gran premio si terrà il 28 ottobre nello stato dello Uttar Pradesh a Greater Noida, non lontano da New Delhi, dove si deciderà la sorte dei due marò. ”Caro presidente Montezemolo – scrive in prima pagina il Giornale -, sappiamo quanto lei abbia a cuore il nostro Paese e la nostra immagine nel mondo, per questo motivo la invitiamo ad accogliere il nostro appello e quello di migliaia di italiani per un’iniziativa in favore di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone”.

Al Gran premio del 28 ottobre, prosegue l’articolo, ”non ci sarebbe occasione migliore per lei, non solo in qualità di presidente della Ferrari, ma come uomo che vuole scendere in campo per rinnovare la politica italiana, di dimostrare che anche dei picocli getsi possono produrre grandi risultati. Ciò che le chiediamo è di manifestare la solidarietà della Ferrari, e quindi dell’eccellenza italiana, ai nostri soldati prigionieri applicando dei fiocchi gialli adesivi sia sulle ‘rosse’ sia ai box”. Coniugare insieme made in Italy e orgoglio di Patria, perché “nel momento in cui la dignità di una nazione è finita sotto i tacchi – spiega il Giornale – un gesto della Ferrari, simbolo vincente del nostro Paese, riempirebbe di nuovo d’orgoglio tutti gli italiani”.