Scritte antisemite a Roma: “Il giorno della memoria non esisterà più”

Pubblicato il 26 Gennaio 2011 - 23:28 OLTRE 6 MESI FA

Alla vigilia qualcuno a Roma sfregia il giorno dedicato alle vittime della Shoah: “27-01 La memoria non esiste”. Non solo. Si rievocano gli strumenti di morte del genocidio, arrivando a minacciare il presidente della comunità ebraica. L’orrore antisemita macchia le mura del cuore della città, nel rione Monti, fra via Nazionale e via Cavour, pure imbrattata dai razzisti: ”Pacifici continui a meritare il fosforo bianco”. Lui, Riccardo Pacifici, risponde: ”Tutto secondo il copione”. ”Arrivano giornate come queste – aggiunge -, cresce la mobilitazione nazionale, dalle grandi città al più piccolo comune, si manifesta la sensibilità nazionale di tutte le istituzioni, ed ecco che tutto questo dà fastidio a chi si sente minacciato nella sua totale solitudine”.

Non basta la provocazione, firmata Militia, movimento di destra radicale, ad agitare questo momento di commemorazione del Paese, chiamato come ogni anno, il 27 gennaio, a riflettere sulla pagina più nera della sua storia. Esplode anche una polemica su una seconda, più blanda, ”provocazione”: proprio giovedì infatti si sarebbe dovuto presentare, a Roma, il libro che racconta la storia d’amore fra Assunta Almirante e suo marito, Giorgio, alla presenza del senatore Domenico Gramazio e del leader de La Destra Francesco Storace.

Una presentazione proprio nello stesso Municipio che salì alle cronache per i saluti romani in aula e i biglietti di Natale col Duce. ”Almirante firma tra gli altri ‘Il manifesto della razza’, un autentico dizionario della discriminazione”, attacca il Pd. Una coincidenza che irrita gli animi a accende il dibattito, al punto che gli organizzatori fanno un passo indietro, in serata, e rinviano la presentazione, ”per non prestare il fianco a polemiche assurde e strumentali”. Se il ‘passo falso’ viene corretto, quelle scritte – subito cancellate, come ha fatto notare il sindaco Gianni Alemanno – segnano il Giorno della Memoria in modo inquietante. ”Niente memoria e bugie”, ”Israele non esiste”, si legge a prima mattina in via Cavour.

Parole che fanno scattare l’indignazione generale. Gianni Alemanno parla di ”offesa per l’intera citta”’: ”Il gesto sconsiderato di qualche provocatore non può nè cancellare nè macchiare la Memoria dei terribili avvenimenti della Shoah – aggiunge – Esprimo tutta la mia solidarietà a Riccardo Pacifici e alla comunità ebraica, auspicando che gli inquirenti individuino al più presto i responsabili”.