P3. Gip concede arresti domiciliari a Martino

Pubblicato il 28 Settembre 2010 - 11:30| Aggiornato il 1 Dicembre 2011 OLTRE 6 MESI FA

Il gip del tribunale di Roma, Giovanni De Donato, ha concesso gli arresti domiciliari a Arcangelo Martino, arrestato nel luglio scorso perchè coinvolto nell’inchiesta della procura di Roma su la cosiddetta P3.

La decisione del giudice è giunta dopo che i legali dell’ex consigliere comunale di Napoli, gli avvocati Giuseppe De Angelis e Simone Ciotti, avevano presentato una nuova istanza dopo che nelle scorse settimane il Gip si era opposto alla scarcerazione nonostante il parere positivo espresso dai pm che conducono l’inchiesta.

Martino, una delle figure chiave dell’inchiesta sulla presunta loggia segreta, era stato ascoltato venerdì scorso dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e dal sostituto Rodolfo Sabelli. Nel corso dell’interrogatorio l’imprenditore napoletano avrebbe confermato quanto detto nel corso dell’interrogatorio del 18 agosto scorso durante il quale fece alcune ammissioni sull’organizzazione e in particolare sulle manovre in Cassazione per favorire la Mondadori e su pressioni verso membri della Consulta per il Lodo Alfano.

Martino avrebbe fornito chiarimenti su alcune intercettazioni e sulla rete di contatti su cui la presunta loggia segreta poteva contare. Ai magistrati avrebbe, inoltre, ribadito che Cesare era il nome in codice utilizzato nelle telefonato per indicare il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Degli arrestati dell’8 luglio scorso, restano dietro le sbarre l’imprenditore Flavio Carboni e Pasquale Lombardi.