Giugliano, guardia giurata denuncia furto della pistola invece l’aveva venduta a un pasticciere

Giugliano, guardia giurata di Varcaturo denuncia di aver subito il furto della propria pistola invece l'aveva venduta a un pasticciere di Napoli.

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 23 Marzo 2022 - 12:37 OLTRE 6 MESI FA
Giugliano, guardia giurata denuncia furto della pistola invece l'aveva venduta a un pasticciere

Giugliano, guardia giurata denuncia furto della pistola invece l’aveva venduta a un pasticciere (Foto Ansa)

Una guardia giurata di Giugliano ha denunciato ai carabinieri di aver subito una rapina nel corso della quale alcuni sconosciuti gli avrebbero sottratto la pistola. Ma secondo gli investigatori l’arma, invece, sarebbe stata venduta. Così nei guai sono finiti venditori ed acquirente: si tratta una guardia giurata ed un pasticciere di 66 anni anni. Quest’ultimo deve rispondere di detenzione abusiva di armi, ricettazione e omessa denuncia ad autorità di polizia.

Guardia giurata di Giugliano inventa il furto della pistola

La guardia giurata, invece, di simulazione di reato e possesso di segni distintivi contraffatti. Oltre ad aver inventato di sana pianta una rapina, custodiva nel suo appartamento 9 tesserini della polizia di stato con la sua foto e 3 palette segnaletiche con l’emblema della Repubblica Italiana.

La vicenda ha avuto inizio due giorni fa quando la guardia giurata, un 42enne che abita a Varcaturo, alla periferia di Giugliano (Napoli), si è presentato dai carabinieri sostenendo di aver subito una rapina. Un racconto che ai militari della stazione di Qualiano non è apparso convincente. Per questo hanno avviato subito le indagini.

La guardia giurata aveva venduto la pistola a un pasticciere

In poche sono riusciti a scoprire che non c’è stata alcuna rapina. La sua pistola non è stata portata via da sconosciuti ma è stata venduta per 500 euro. L’acquirente è appunto il pasticciere residente nel quartiere napoletano di San Pietro a Patierno. Lo hanno raggiunto in pasticceria all’alba dove hanno trovato la pistola, una Beretta calibro 9 completa di serbatoio. Nel locale anche 60 proiettili dello stesso calibro.

Nella sua abitazione hanno trovato (e sequestrato) 49mila euro in contante la cui origine non stata ancora chiarita.
Il 66enne è finito in carcere. La guardia giurata, invece, risponderà di simulazione di reato e possesso di segni distintivi contraffatti. Nel suo appartamento custodiva 9 tesserini della polizia di stato con la sua foto e 3 palette segnaletiche con l’emblema della Repubblica Italiana.