Giulia Bongiorno: “Stalker, arresto alla prima denuncia. Ergastolo a chi uccide”

Pubblicato il 4 Maggio 2013 - 10:46| Aggiornato il 10 Marzo 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Arrestare gli stalker alla prima denuncia e per chi uccide, l’ergastolo”. E’ la soluzione prospettata dall’avvocato Giulia Bongiorno, fondatrice dell’associazione “Doppia difesa”, per le donne maltrattate. Secondo la Bongiorno non è vero che “vengono uccise più donne, il fatto è che finalmente si riconoscono come femminicidi quelli che prima venivano considerati atti di un folle, di un pazzo in preda a un raptus. Adesso si riconosce che c’è una violenza di genere, e riconoscerla aiuta a combatterla perché è il frutto di una discriminazione”.

Per questo bisogna adottare “provvedimenti cautelari più duri, arresti compresi, e processi molto più brevi, ma soprattutto un cambio di mentalità culturale”.

Giulia Bongiorno, raggiunta da Caterina Pasolini per il quotidiano la Repubblica, ha le idee piuttosto chiare. “Il problema di fondo – osserva – sono i procedimenti giudiziari troppo lunghi. Nel frattempo le donne vengono minacciate, obbligate a suon di botte a ritirare la denuncia. Per questo bisognerebbe che i magistrati non accettassero il ritiro della querela se non dopo aver parlato con la vittima”.

Per questo il suo ultimo atto da parlamentare è stata una proposta su “l’aggravante di femminicidio. Se una volta uccidere una donna comportava una riduzione di pena, come nel delitto d’onore, io ho proposto l’ergastolo. La pena non elimina il reato ma sicuramente è un deterrente”.

Giulia Bongiorno, ex candidata alla presidenza della Regione Lazio, è stata l’avvocato difensore di Raffaele Sollecito, uno degli indagati per l’omicidio di Meredith Kercher, noto come delitto di Perugia dove l’imputato è stato condannato a 25 anni di reclusione in primo grado, poi assolto per non aver commesso il fatto il 3 ottobre 2011 in secondo grado.