Giulia Schiff accusò: “Nonnismo contro di me”, il Consiglio di Stato non la reintegra nell’Aeronautica

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 25 Ottobre 2021 - 08:37 OLTRE 6 MESI FA
Giulia Schiff

Giulia Schiff vittima di nonnismo: il Consiglio di Stato non la reintegra nell’Aeronautica

Giulia Schiff aveva denunciato il nonnismo a cui sarebbe stata sottoposta dai colleghi di corso per allievi ufficiali. La giovane, 21 anni di Mira (Venezia), resterà fuori dall’Aeronautica e non sarà reintegrata.

Giulia Schiff espulsa dall’Aeronautica: aveva denunciato frustate e botte durante rito iniziazione

Sulla carriera della giovane che era stata espulsa dall’Accademia aeronautica dopo aver denunciato le frustate e le botte durante il rito di iniziazione cui sarebbe stata sottoposta da colleghi di corso per allievi ufficiali di complemento per diventare pilota di jet, arriva il verdetto del Consiglio di Stato. Il verdetto è conforme a quello del Tar. Niente da fare per l’appello di reintegro avanzato da Schiff. La sua esclusione è quindi confermata.  

Perché Giulia Schiff non è stata reintegrata

L’organo supremo di giustizia amministrativa ha deciso che l’espulsione è una “conseguenza diretta dell’insufficiente voto in attitudine militare e professionale“.

A processo otto sergenti

All’’ex allieva dell’Accademia non resta ora che chiedere un risarcimento dei danni morali e materiali, che dovrebbe essere “non inferiore ad euro 70.000“. Il processo sul caso si terrà il 5 novembre a Latina. Davanti al Tribunale compariranno otto sergenti. Secondo la Procura militare gli otto hanno offeso “prestigio, onore e dignità” della Schiff, usandole “violenza” e “cagionandole plurime escoriazioni”.

Gli otto, secondo l’accusa, “con dei fustelli di legno le hanno inflitto violenti colpi sul fondoschiena e poi l’hanno fatta urtare con la testa la semiala di un aereo in mostra statica posta in prossimità di una piscina dove, infine, l’hanno gettata”.

Nel video ripreso in una puntata de Le Iene andata in onda lo scorso aprile e visibile in fondo all’articolo, si vede Giulia urlare e singhiozzare: “Mi fate male”. l rito termina con la giovane che viene costretta a farsi il bagno in una piscina. A quel punto i commilitoni le urlano “brava, ora sei pilota Giulia”.

Sul caso era intervenuto anche Lorenzo Guerini. Il ministro della Difesa aveva risposto ad una interrogazione parlamentare presentata lo scorso 10 settembre al Senato. Guerini aveva assicurato che “non ci sarà comprensione per eventuali comportamenti che, anche alla luce dei pronunciamenti ancora attesi, si rivelassero difformi dagli imprescindibili principi di correttezza, etica professionale e rispetto della dignità individuale”.

Il giudice militare ha accolto la costituzione di parte civile da parte del Pdm, il Partito per la tutela dei diritti dei militari, organizzazione che condanna ogni forma di violenza in ambito militare.