Giuliano Simonetti, ultras della Lazio gambizzato: mistero sul movente dell’agguato

di Gianluca Pace
Pubblicato il 21 Febbraio 2014 - 12:32 OLTRE 6 MESI FA
(Google Maps)

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ROMA, 20 FEB – “Sono sceso dall’autobus e ho litigato con due giovani su uno scooter: mi stavano investendo. Uno dei due ha estratto una pistola e mi ha sparato ai piedi“. E’ questo il racconto di  Giuliano Simonetti, 39 anni, ultras della Lazio e residente al Trullo, gambizzato ieri, sulla circonvallazione Gianicolense, poco distante da piazzale Dunant.

Quando Giuliano Simonetti è sceso dall’autobus, verso le 18, all’altezza della fermata dell’autobus 710, due ragazzi con lo scooter quasi lo investono, poi il litigio, la rissa.

Simonetti, dopo la rissa verbale, si è poi allontanato su via di Donna Olimpia pedinato e inseguito dai due sul motorino. All’altezza di via Francesco Maidalchini i due sullo scooter si sono avvicinati e hanno esploso contro di lui alcuni colpi di pistola di piccolo calibro, un proiettile lo ha colpito al piede. Ferito e accasciato a terra Simonetti è stato soccorso da due passanti, poi, come racconta Roma Today, si è trascinato da solo per 500 metri fino al San Camillo. 

Solo un litigio? Per ora la Squadra Mobile, alla caccia dei due sullo scooter, non esclude anche altre piste. Il racconto di Simonetti per ora non convince gli inquirenti che, in via di Donna Olimpia, non hanno trovato nessun bossolo.

Come riporta anche il Messaggero infatti Simonetti in passato è stato inquisito per una vicenda legata alla violenza nelle curve.

Nel 2004, come scrisse l’Adnkronos, Simonetti fu fermato per “episodi di violenza nei confronti delle forze dell’ordine che stavano scortando ai treni gli ultrà del Brescia in trasferta nella capitale”. Fermato insieme ad altri tifosi “tutti appartenenti alla ‘banda de noantri’, un gruppo di tifosi biancocelesti nato soltanto 3 anni fa – scriveva l’Adnkronos – ma già finito più volte al centro di incidenti scoppiati allo stadio Olimpico e in altre strutture sportive italiane. Tra gli arrestati, riportava l’Adnkoronos “Gianluca Colonnese, 18 anni, Alessandro Marongelli, 22 anni, Alessio Morresi, 20 anni, Giuliano Simonetti, 30 anni, M.K., 17 anni e I.C., 17 anni”.

Per ora nessun testimone dell’agguato, nessuno ha visto niente, nessuno ha sentito gli spari, nessuno ha chiamato il 113. Particolari che stanno rallentando le indagini e la caccia ai due aggressori.

Ci sono poi altri precedenti, legati alla Curva Nord e anche alla criminalità organizzata.

C’è la gambizzazione di Fabrizio Toffolo, avvenuto lo scorso 22 giugno 2013 in via della Caffarelletta, zona San Giovanni. Nell’agguato fu ferito un altro tifoso della Lazio, Danilo Casadei.

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Lo stesso Toffolo era già stato gambizzato nell’agosto del 2007 sul pianerottolo di casa sua.

Un altro capo ultras, Fabrizio Piscitelli, alias Diabolik, è stato arrestato il 24 ottobre a Casalotti. Secondo le accuse Diabolik, insieme a Paolo Diana, erano “a capo di due bande di trafficanti di hashish che importavano droga dalla Spagna fino alla Rustica e poi a Rocca Priora e Grottaferrata”. Nell’abitazione di Piscitelli la Polizia trovò un arsenale, anche katane giapponesi e Jammer per impedire la localizzazione Gps.