Giuseppe Cichellaro muore in auto punto da un calabrone: trovato dopo 5 ore

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Agosto 2014 - 00:31 OLTRE 6 MESI FA
Giuseppe Cichellaro muore in auto punto da un calabrone

Giuseppe Cichellaro muore in auto punto da un calabrone

MANIAGO (UDINE) – Giuseppe Cichellaro è morto in auto per una puntura di calabrone. L’uomo, 61 anni e originario di Maniago in provincia di Udine, non è riuscito a chiedere aiuto: i negozi intorno al parcheggio in cui si trovava ad Aviano, erano tutti chiusi. Il suo corpo è rimasto in auto per 5 ore. A capire che l’uomo era deceduto, è stato un passante. Racconta tutto il Corriere Veneto:

“Era morto da quasi cinque ore. Da quando aveva accostato l’auto, verosimilmente alle prime avvisaglie di un malore dopo essere stato punto da un calabrone. Giuseppe Cichellaro, a Maniago per tutti “il Cicche”, storico volontario del cinema Manzoni e della casa della gioventù, 61 anni, è stato trovato privo di vita da un passante, in via Pordenone, ad Aviano”.

“La vittima non ha nemmeno fatto in tempo a chiedere aiuto e, circostanza sfortunata, gli esercizi pubblici antistanti il parcheggio ieri erano chiusi per turno di riposo. «Sono passato alcune ore fa e sono ripassato ora, quell’auto è ancora lì e un uomo siede all’interno, col capo reclinato», è stato l’allarme lanciato da un passante ai carabinieri della stazione di Aviano. E i militari, arrivati sul posto in un paio di minuti, ne hanno constatato il decesso e con l’anatomopatologo Barbara Polo Grillo hanno escluso l’intervento di terzi. Giuseppe Cichellaro, residente a Campagna di Maniago da 40 anni e originario della Val Tramontina, è morto probabilmente per un malore dovuto alla puntura di un insetto”.

Sul sedile dell’auto, alcune prescrizioni mediche, che non ha fatto in tempo a eseguire(…)E’ stato, come detto, un passante avianese a scorgere per due volte quell’auto in sosta, di traverso, davanti all’hotel Doimo, in via Pordenone ad Aviano. Alle prime avvisaglie di malessere probabilmente l’uomo ha accostato alla buona, magari tentando di chiedere aiuto. Ma ormai non c’era più nulla da fare e i locali antistanti osservavano il turno di riposo. Il sessantunenne, che non era sposato e ha una sorella nel Vicentino, era dipendente delle poste, impiegato in quelle centrali di Pordenone. Dal 1977 era volontario della Casa della Gioventù di Maniago, che gestisce anche il cinema Manzoni, per il quale era addetto alle proiezioni. «Una persona disponibile, appassionato delle sue mansioni», è il ricordo dei volontari della struttura maniaghese. La salma di Giuseppe Cichellaro, una volta informato il pubblico ministero di turno Pier Umberto Vallerin, è stata composta dall’agenzia di pompe funebri Prosdocimo”.