Giuseppina Iacona, farmacista sgozzata durante una rapina a Blufi (Palermo)

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Novembre 2013 - 20:10 OLTRE 6 MESI FA
Giuseppina Iacona, farmacista uccisa durante una rapina a Blufi

Giuseppina Iacona, farmacista uccisa durante una rapina a Blufi

PALERMO  – Giuseppina Iacona, una farmacista di Blufi in provincia di Palermo, è stata uccisa durante un tentativo di rapina.

I carabinieri che indagano sul delitto avvenuto nella farmacia di corsa Italia, hanno arrestato i due presunti autori del delitto. 

I rapinatori arrestati sono Angelo Porcello, 50 anni, pregiudicato, e Gandolfo Giampapa, 18 anni. Porcello era agli arresti domiciliari e avrebbe sferrato la
coltellata che ha assassinato la donna. La vittima avrebbe cercato di reagire e sarebbe stata aggredita.

Blufi si trova nell’entroterra della provincia di Palermo ed ha circa mille abitanti. Qui, tutti conoscevano Giuseppina Jacona. Per tutti era “la farmacista”.

La donna, nonostante i suoi 79 anni, ha tentato di reagire. Non poteva immaginare che i due che l’hanno rapinata facessero sul serio, e invece l’hanno colpita a morta tagliandole la gola.

Erano le 18.30 quando i due sono entrati nella farmacia, a volto scoperto, armati di coltello. Una circostanza che inquieta: non potevano pensare di non essere riconosciuti dalla stessa vittima, e proprio per questa ragione, probabilmente avevano già deciso di uccidere la donna e dileguarsi col bottino. Il più giovane dei due rapinatori è stato subito agguantato dai carabinieri, il suo complice è riuscito a dileguarsi. Ma alcuni testimoni l’hanno notato: non poteva certo passare inosservato uno che si aggira per strada nonostante fosse ai domiciliari, come tutti sapevano.

E così gli uomini dell’Arma hanno impiegato pochi minuti per arrestarlo, giusto il tempo di raggiungere la casa di Porcello, dove era già rientrato. Sarebbe stato lui a sferrare il colpo mortale.

Le indagini sono coordinate dal pm Vincenzo Cefalo della procura di Termini Imerese. “Giuseppina Iacona – dice Roberto Tobia, presidente di Federfarma Palermo, che la conosceva – era un esempio di dedizione al lavoro e di serietà professionale: una vita dietro il banco le aveva conquistato la simpatia e l’affetto di tutti. Nei piccoli territori abbandonati a se stessi, una farmacia è spesso l’unico presidio di assistenza pubblica in piccoli territori talvolta abbandonati a se stessi. Se in una grande città come Palermo ci siamo rassegnati a essere il ‘bancomat’ della criminalità subendo quotidianamente rapine, aggressioni e vandalismi, in provincia questa è una novità gravissima da non sottovalutare”.