Global Forum, Insurgencia: “La piazza una tonnara, caserma camera di torture”

Pubblicato il 22 Gennaio 2010 - 21:47 OLTRE 6 MESI FA

«Nella caserma Raniero venne predisposta la camera delle torture». Lo dicono in una nota i giovani di Insurgencia, commentando le condanne per gli scontri del 2001 a Napoli.

«I feriti vennero prelevati dagli ospedali dove erano giunti dopo le cariche – dicono -. Senza alcun motivo vennero sottratti alle cure mediche e vennero condotti nella Caserma Raniero, dove subirono per ore insulti, sputi, percosse, vessazioni di ogni tipo».

«Grazie al libro ‘Zona Rossa’ che la Rete No Global produsse pochi mesi dopo – continuano -, quelle violenze e quelle torture sono venute a galla, sono diventate denuncia pubblica, ed oggi a nove anni di distanza arrivano le sentenze».

«Non possiamo non ricordare – aggiungono – la catena umana che i poliziotti fecero intorno alla Questura di Napoli dopo che nel 2003 si avviò l’indagine per le violenze della Raniero, un senso di impunità che oggi cade davanti alle loro leggi ed al loro ordinamento giudiziario. Non possiamo però non ricordare con altrettanto amarezza – concludono – che Ciccimarra e Solimene furono promossi e nonostante le inchieste risultano ancora in servizio. Non possiamo non ricordare che il Questore dell’epoca Nicola Izzo, oggi è uno dei principali collaboratori del capo della polizia Manganelli, lui che dall’alto dirigeva le operazioni in Piazza Municipio in elicottero, quando quella piazza divenne una tonnara dove migliaia di persone vennero manganellate mentre la piazza veniva chiusa da tutti i lati».

«Di certo – concludono – nessuna sentenza potrà però riscrivere la storia e cancellare il risultato straordinario di quel movimento che ha di fatto riaperto la partita con il comando svelandone misfatti e aberrazioni».