Gloria Rosboch, “Gabriele Defilippi la uccise istigato da sua madre”. Chiusa indagine

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Dicembre 2016 - 17:37 OLTRE 6 MESI FA
Gloria Rosboch, "Gabriele Defilippi la uccise istigato da sua madre". Chiusa indagine

Gloria Rosboch, “Gabriele Defilippi la uccise istigato da sua madre”. Chiusa indagine

TORINO – Delitto Rosboch, chiusa l’indagine. “Gabriele Defilippi uccise Gloria istigato da sua madre”. Per i pm l’ex studente 22enne è l’esecutore materiale del delitto della professoressa di Castellamonte, istigato dalla madre Caterina. I due sono accusati di omicidio con l’ex amante di lui Roberto Obert. Gabriele, il figlio, quindi “l’esecutore materiale” del delitto. Caterina, la madre, “l’istigatrice”. Sono le responsabilità che il capo della procura di Ivrea, Giuseppe Ferrando, contesta agli indagati dell’omicidio di Gloria Rosboch, strangolata a 49 anni e gettata in un pozzo a Rivara lo scorso 13 gennaio.

A rispondere del delitto della docente di francese sono in tre: l’ex allievo della prof, il 22enne Gabriele Defilippi, difeso dall’avvocato Pierfranco Bertolino, l’ex amante di lui, il 56enne Roberto Obert, assistito da Celere Spaziante e la madre del ragazzo che si atteggiava a “bello e dannato”, la signora Caterina Abbatista, infermiera.

Sarebbe proprio la madre, secondo quanto scritto dal procuratore nel capo di imputazione, ad aver “avallato e istigato il figlio Gabriele nel suo proposito di eliminare e dunque uccidere la professoressa Rosboch”. Una figura, spiega Il Corriere della Sera, che era diventata scomoda, per i suoi insistenti tentativi di recuperare dal 22enne i 187mila euro di cui era stata truffata.

La prof, invaghita del giovane, che le aveva fatto credere che sarebbero fuggiti insieme ad Antibes per aprire un’attività lavorativa e vivere una storia d’amore mai consumata, aveva cercato più volte Defilippi. Dopo che il ragazzo, presa la valigia di banconote, era sparito nel nulla. La Abbatista, a cui Gloria si rivolgeva, non solo avrebbe coperto il figlio – che avrebbe speso i soldi in droga e casinò – ma l’avrebbe spinto a uccidere. E avrebbe anche organizzato un alibi per il giorno dell’omicidio, scrive Ferrando, «organizzando la custodia del figlio minorenne», che aveva mandato a casa del suo compagno, Silvio Chiapino (non indagato). Una mossa insolita, visto che di solito il fratellino di Gabriele passava i pomeriggi a casa con Defilippi.