Rosboch, Defilippi: Obert con me anche quando ero minorenne

di redazione Blitz
Pubblicato il 13 Aprile 2016 - 18:39 OLTRE 6 MESI FA
Gloria Roboch, Defilippi e Obert: urla e rissa in Procura

Gloria Roboch, Defilippi e Obert: urla e rissa in Procura

IVREA – Omicidio di Gloria Rosboch, scontro in procura tra Gabriele Defilippi e Roberto Obert, ex amanti e complici ora imputati nel processo per la morte dell’insegnante di Castellammonete (Ivrea).

“Tira fuori i soldi di Gloria!”, ha gridato il giovane Defilippi entrando in Procura ad Ivrea. “Bugiardo, tua madre non doveva metterti al mondo”, è stata la risposta di Obert.

Durante il confronto sono emersi nuovi spunti investigativi, legati in particolare al mondo della pedofilia. Defilippi ha raccontato dei viaggi di Obert in Thailandia e ha  riferito nomi e cognomi di vittime e pure di qualche complice di Obert. “Escludo, al momento, che possano esserci nuovi indagati”, ha dichiarato il procuratore di Ivrea, Giuseppe Ferrando, al termine del confronto. Nuovi filoni investigativi sarebbero emersi anche in relazione a al consumo di droga da parte degli indagati e ad altri reati di truffa e usura commessi dagli indagati.

Il faccia a faccia tra i due è durato quasi otto ore: iniziato alle 10 di mercoledì mattina, è stato interrotto da una breve pausa per il pranzo intorno alle 14 ed è ripreso fino alle 18. Non è stato verbalizzato ma videoregistrato dai carabinieri. Ecco il racconto che ne fa Massimo Numa sul quotidiano piemontese La Stampa: 

 I due sono seduti a 20 centimetri di distanza. Non nascondono l’odio di oggi e nemmeno il passato, quando Obert era l’amante segreto di Gabriele. Obert nega di avere avuto rapporti sessuali con Gabriele quando era minorenne, l’altro gli ricorda dettagli e scenari. Gli avvocati difensori, Pierfranco Bertolino e Celere Spaziante, seguono in silenzio uno scontro di estrema violenza, senza intervenire. «Gabriele è molto provato, non sta bene ma regge il confronto», dice esausto l’avvocato Bertolino. Ma che dicono di Gloria, assassinata in modo atroce? «Niente. Non ci siamo ancora arrivati». (…)

Il primo ad arrivare in procura a Ivrea era stato Gabriele Defilippi. E’ sceso dal furgone della polizia penitenziaria, vicinissimo all’ingresso, con la testa coperta dal solito giubbotto nero. Pochi metri e poi le porte si sono chiuse, con i carabinieri impegnati a sorvegliare le operazioni. Roberto Obert, proveniente dal vicino carcere di Ivrea, è arrivato quasi contemporaneamente. Ma per impedire che i due si incontrassero prima del faccia a faccia, gli agenti hanno fatto aspettare Obert qualche minuto.