Gloria Rosboch, delitto ispirato a Yara Gambirasio perché…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Febbraio 2016 - 19:18 OLTRE 6 MESI FA
Gloria Rosboch, delitto ispirato a Yara Gambirasio perché...

Gloria Rosboch, delitto ispirato a Yara Gambirasio perché… (nella foto Ansa, Gloria e Gabriele Defilippi)

IVREA – Un inquietante dettaglio unisce il delitto di Gloria Rosboch con l’omicidio di Yara Gambirasio. Gli assassini della ex professoressa di Ivrea (in carcere ci sono al momento Gabriele Defilippi e la madre Caterina Abbattista) si sarebbero infatti ispirati al delitto della ragazza uccisa a Brembate Sopra e avrebbero spogliato la vittima per paura di lasciare delle tracce sui vestiti. Infatti a Gloria furono tolti pantaloni e giacca, perché i suoi assassini erano memori del fatto che a tradire Massimo Giuseppe Bossetti (a processo per il delitto di Yara) erano stati dei frammenti di tessuto.

Lo spiegano bene Massimo Numa e Alessandro Previati su La Stampa:

Sembrava strano: gli assassini aveva tolto al corpo di Gloria solo i pantaloni e la giacca. Una macabra stranezza, invece c’è una spiegazione razionale. Gabriele aveva appreso da giornali e tv che Massimo Bossetti, il presunto assassino di Yara Gambirasio, era stato tradito, oltre dal Dna, anche dai frammenti di tessuto dei leggins di Yara rimasti impigliati nei sedili del Ducato. Così le hanno tolto i vestiti entrati in contatto con l’auto. Furbissimi.

I due giornalisti raccontano anche le ultime novità sul telefonino di Caterina Abbattista:

LA MADRE

I Ros e la squadra tecnica del nucleo investigativo hanno terminato gli accertamenti sul telefono di Caterina Abbattista, il cui impulso fu agganciato dalla cella di Montalenghe, distante 15 minuti dall’ospedale, alle 19.09. E’ stato accertato che non esisteva una saturazione della cella vicino all’ospedale, secondo l’analisi del gestore 3, tale da provocare un rimbalzo dell’impulso verso la prima cella vicina; la cella di Montelenghe è orientata verso l’autostrada ed è impossibile che abbia registrato l’impulso del telefono della madre. I casi sono due: o lei è uscita (a Montalenghe c’è la casa della fidanzata segreta Sofia Sabouh, attualmente in Marocco) o ha affidato il suo telefono a qualcuno. Ma è lei stessa ad escluderlo.

IPHONE DISTRUTTO

I colleghi confermano la sua versione almeno sino al tardo pomeriggio. Per le ore successive restano nel vago. Poi un altro mistero: il giorno del delitto l’I-phone di Caterina, che aveva registrato i messaggi dei giorni precedenti, viene distrutto («Da Gabriele», dice lei) e sostituito con un altro apparecchio.