Goma, Congo: Dario Tedesco e altri 19 italiani intrappolati tra fuoco ribelli

Pubblicato il 21 Novembre 2012 - 19:30 OLTRE 6 MESI FA

VITERBO – Un gruppo di circa venti italiani, tra i quali il vulcanologo napoletano Dario Tedesco, docente presso l’Università Napoli 2, è stato intrappolato a Goma, città della provincia del Nord-Kivu, nel Congo Meridionale, assediata dai guerriglieri del movimento M23. A raccontarlo è lo stesso Tedesco che insieme ad altri esperti italiani e di vari paesi, si trovano da diversi giorni nell’area vicina al confine con il Ruanda, per studiare un vulcano della zona in eruzione.

Tedesco ha contattato colleghi di varie università italiane che hanno diffuso via internet un suo drammatico messaggio: ”La città di Goma – ha scritto Tedesco su Skype – sta per cadere in mano ai ribelli, la situazione e drammatica e noi siamo bloccati tra due fuochi”. Successivamente i ribelli hanno affermato di avere preso il controllo della città.

Il gruppo di italiani è di fatto intrappolato in un’area compresa tra il quartier generale dell’Onu e quella dell’osservatorio vulcanologico in cui stavano eseguendo gli studi. Una zona montagnosa da alcuni giorni sotto il fuoco dei ribelli dell’M23, il principale movimento di guerriglia del Congo, sostenuto dal Ruanda e dall’Uganda, paesi confinanti, e difesa dall’esercito regolare della Repubblica Democratica del Congo.

”A Goma, sede vescovile della chiesa cattolica – precisa Tedesco – l’approvvigionamento di viveri è pressochè impossibile, in quanto le derrate arrivano dall’interno, dove sono in corso gli scontri più violenti”. Secondo quanto e’ riuscito ad apprendere il vulcanologo napoletano, la situazione ”della popolazione civile e’ drammatica, in quanto in città ci sono migliaia di sfollati provenienti dalle zone circostanti e le comunicazioni sono estremamente difficoltose”. Anche se Tedesco e gli altri italiani sono muniti di telefono satellitare, non possono in alcun modo, almeno per il momento, allontanarsi dalla zona. Il punto di assistenza piu’ prossimo e’ il quartier generale dell’Onu che, a sua volta, si trova al centro degli scontri.