Gravina, Ciccio e Tore: Gip si riserva decisione su archiviazione

Pubblicato il 17 Maggio 2012 - 14:58 OLTRE 6 MESI FA

BARI – Il gip del tribunale per i minorenni di Bari si e' riservato di decidere sulla richiesta di opposizione all'archiviazione dell'indagine bis sulla scomparsa – avvenuta il 5 giugno 2006 – e sulla morte dei fratellini di Gravina in Puglia (Bari), Francesco e Salvatore Pappalardi. Alla richiesta di archiviare della procura si sono infatti opposti i legali della mamma e della sorella dei due ragazzini, che hanno chiesto a loro volta al giudice di respingere la richiesta del pm e di consentire la prosecuzione delle indagini.

I legali degli opponenti, Gianluca Mongelli e Armando Amendolito, chiedono che il gip disponga un approfondimento istruttorio per accertare cosa accadeva realmente nel casolare delle 'cento stanze' in cui furono trovati (il 25 febbraio 2008) i cadaveri dei Pappallardi. Mongelli cita ad esempio la storia di Michele, il ragazzino che cadde nella cisterna in cui furono poi trovati i cadaveri dei fratellini. Secondo il legale, Michelino precipito' nella vecchia cisterna interrata mentre alcuni ragazzini lo rincorrevano tirandogli delle pietre.

Questa nuova indagine riguarda cinque ragazzi, all'epoca minorenni, ed e' nata da una denuncia della madre dei fratellini, Rosa Carlucci, secondo la quale il 5 giugno 2006 amici e coetanei dei suoi figli avrebbero sottoposto 'Ciccio' e 'Tore' ad una 'prova di coraggio' durante la quale essi sarebbero caduti nella cisterna: li' i ragazzini – rimasti senza via di uscita e senza che nessuno chiamasse soccorsi – morirono per le ferite riportate nella caduta e per fame. Si sarebbero invece potuti salvare, secondo Rosa Carlucci, se qualcuno di quei ragazzi che sapevano avessero parlato e chiesto aiuto.