Green Pass, Messa: “All’Università il prof può verificarlo. Lo studente sprovvisto rischia una multa”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Settembre 2021 - 10:14 OLTRE 6 MESI FA
Green Pass, Messa: "All'Università il prof può verificarlo. Lo studente sprovvisto rischia una multa"

Green Pass, Messa: “All’Università il prof può verificarlo. Lo studente sprovvisto rischia una multa” (foto d’archivio Ansa)

Il controllo dei Green Pass “sarà a campione. Agli esami potrà farlo il professore o un suo delegato, prima dell’interrogazione. Per i docenti e il personale universitario il controllo è uno a uno. Gli atenei più piccoli riescono a farlo all’ingresso, quelli più grandi stanno attivando delle piattaforme”. 

Queste le parole dell’Università Maria Cristina Messa, in un’intervista al Corriere della Sera. Se uno studente verrà trovato senza green pass “lo fanno uscire”. E sulla multa da 400 euro spiega: “Il responsabile del rispetto delle regole è il rettore. Se dovessero esserci situazioni particolari, verranno segnalate alle autorità preposte. Lo spirito delle norme sull’obbligo di green pass è chiaro, è quello di insistere sul vaccino per tornare in presenza”.

Messa: “Le università potranno riaccogliere circa il 75 per cento dei loro studenti in presenza”

“Per i corsi più numerosi dovranno usare la didattica integrata con lezioni miste anche online”. E sui rettori che preferirebbero l’obbligo di mascherina sempre ma abolizione del metro, spiega: “Il distanziamento è una misura decisa dal Cts, non si può cambiare”.

Test di Medicina 

Sulla domanda numero 56 del test di Medicina del 3 settembre scorso “c’è stato un errore nella trascrizione di un segno, la neutralizziamo: varrà un punto e mezzo per tutti, per chi ha risposto e chi no”. “Il test è valido”, conferma. E sulle altre domande contestate chiarisce: “In realtà sono le risposte pubblicate sul sito che sono errate. Nella correzione, che è automatica, non ci saranno errori”. E assicura: “L’anno prossimo istituiremo un controllo di terzo livello, cioà esterno, prima di rilasciare le domande. Oggi sono controllate dalla commissione che le sceglie, poi passano al Cineca che le trascrive, e sono di nuovo al vaglio della commissione. Serve un occhio esterno”. Cosa che al momento non si fa “per evitare che escano in anticipo”. Ma “troveremo una soluzione e istituiremo una commissione di controllo”.

Il sistema di selezione per la facoltà di Medicina “deve restare nazionale per evitare che ci siano raccomandazioni come succedeva in passato e deve rimanere basato sul fabbisogno che esprimono le Regioni”. “Lo sbarramento deve comunque restare perché non si possono attivare corsi per 70mila studenti”. E su un eventuale aumento dei posti, spiega: “Non credo che il numero cambierà più di tanto. Il boom di pensionamento tra i medici è nei prossimi anni”.