Guardie carcerarie: Camorra infiltra concorso (88 sospesi)

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Maggio 2016 - 12:46 OLTRE 6 MESI FA
Guardie carcerarie: Camorra infiltra concorso (88 sospesi)

Guardie carcerarie: Camorra infiltra concorso (88 sospesi)

ROMA – Guardie carcerarie: Camorra infiltra concorso (88 sospesi). Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria “si è mosso con tempestività ed estremo rigore. Le irregolarità sono state sventate grazie alle attente e puntuali verifiche degli appartenenti alla Polizia penitenziaria preposti ai controlli”. Lo precisa, in una nota, lo stesso Dap riferendosi al recente concorso alla Fiera di Roma per selezionare 400 allievi agenti di polizia penitenziaria durante il quale 88 candidati sono stati trovati con le risposte in tasca e, secondo notizie di stampa, la procura di Roma ipotizzerebbe infiltrazioni della camorra. Valentina Errante sul Messaggero riferisce del tentativo di infiltrazione.

Sono state le dichiarazioni di alcuni dei concorrenti finiti sotto accusa e i primi accertamenti sui candidati, bloccati all’esame con le risposte in tasca, a suscitare i sospetti della magistratura. I nomi di terze persone coinvolte, rivelati proprio dagli indagati che non hanno potuto negare le circostanze, avrebbero portato gli inquirenti dritto ai clan. La procura ipotizza che dietro alla falsificazione dei test potesse esserci una vera e propria connection che puntava a inserire uomini dell’organizzazione all’interno delle carceri. Le verifiche sono ancora all’inizio ma Prestipino (Michele, procuratore aggiunto, ndr) potrebbe decidere in tempi strettissimi di modificare in associazione mafiosa il reato nel fascicolo inizialmente aperto per falso e tentata truffa. (Valentina Errante, Il Messaggero)

Le denunce per le irregolarità “sono state attivate dal Nucleo Investigativo Centrale della Polizia penitenziaria cui la stessa Autorità giudiziaria competente ha delegato le indagini. Sotto il profilo amministrativo ampia collaborazione è stata fornita dal Dipartimento che, per il tramite dell’Ufficio per il contenzioso, ha chiesto un compiuto e articolato parere all’Avvocatura dello Stato”.

“Rigore e serietà da sempre vengono riconosciuti alla Polizia penitenziaria che, nell’espletamento di prove concorsuali particolarmente delicate e complesse (Magistratura, Avvocatura dello Stato, Corte dei Conti, Notai) – sottolinea la nota – è richiesta per le attività di vigilanza e controllo, ricevendo sempre grande apprezzamento”.