Guastalla: badante investita sulle strisce, poi un furgone la travolge e uccide. Caccia al pirata

di redazione Blitz
Pubblicato il 13 Dicembre 2018 - 21:37| Aggiornato il 14 Dicembre 2018 OLTRE 6 MESI FA
Guastalla: badande investita sulle strisce, poi un furgone la travolge e uccide. Caccia al pirata

Guastalla: badande investita sulle strisce, poi un furgone la travolge e uccide. Caccia al pirata

REGGIO EMILIA – Un’ auto l’ha urtata facendola cadere al centro della strada e un furgone l’ha travolta prima di scappare via senza lasciare traccia. E’ morta così una donna di 62 anni, originaria dell’Ucraina. La tragedia si è consumata intorno alle 17 di giovedì 13 dicembre a Guastalla, in provincia di Reggio Emilia. 

Stando alle prime ricostruzioni la donna, che lavora come badante e abita poco lontano dal luogo dell’incidente, stava attraversando la strada a doppia corsia di marcia spingendo una bicicletta quando è stata urtata da un’auto guidata da una donna che l’ha fatta cadere al centro della carreggiata.

Un secondo veicolo, probabilmente un furgone, l’avrebbe poi travolta e uccisa, trascinandola lungo l’asfalto per un centinaio di metri. Il pirata è scappato senza prestare i soccorsi. L’incidente è avvenuto su via Cisa Ligure all’altezza dell’incrocio con via Cavallo al Baccanello di Guastalla.

Subito sono scattati i soccorsi da parte dei sanitari del 118 con automedica e ambulanza, ma per la donna non c’è stato nulla da fare. Gli agenti della polizia stradale di Guastalla hanno cominciato la caccia all’auto pirata in tutta la provincia di Reggio Emilia. E si sta cercando pure di ricostruire l’esatta dinamica della tragedia, anche sulla base delle condizioni del primo veicolo che ha urtato la 62enne, rimasto sul posto.

Alla guida c’era una donna reggiana che, comprensibilmente sotto choc, è stata ascoltata dagli investigatori. La polizia stradale, inoltre, sta interrogando i testimoni per raccogliere elementi utili a identificare il colpevole; informazioni importanti potrebbero arrivare anche dall’analisi delle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza della zona, che potrebbero aver identificato il furgone che poi è fuggito.