YOUTUBE Guidonia, notte di guerriglia al campo rom. Residenti furiosi: “Sono un pericolo, vadano via”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Settembre 2017 - 09:18 OLTRE 6 MESI FA
Guidonia, notte di guerriglia al campo rom. Residenti furiosi: "Sono un pericolo, vadano via"

Guidonia, notte di guerriglia al campo rom. Residenti furiosi: “Sono un pericolo, vadano via”

ROMA – Guidonia, notte di guerriglia al campo rom. Residenti furiosi: “Sono un pericolo, vadano via”. Una nuova notte è passata con lanci di mattoni e pietre, barricate e fuoco tra gli abitanti del campo rom e i residenti dell’Albuccione a Guidonia. I residenti sono furiosi e dicono di essere in pericolo, mentre intanto accanto alle roulette del campo continuano a bruciare rifiuti sprigionando fumo tossico. Anche i rom temono per la loro vita: “Abbiamo paura, ci vogliono uccidere»”.

I residenti del quartiere di Guidonia sono arrabbiati e non sono più disposti a sopportare la presenza dei campi rom, che comporta roghi di rifiuti e aria nera, oltre alle vetture condotte a folle velocità nelle tranquille strade, scrivono Maria Lombardi e Alessia Marani sul Messaggero:

“Anche martedì sera si trema, in via dell’Albuccione. Intorno alle 10 una Fiesta grigia attraversa a «velocità folle» il quartiere, raccontano i testimoni. Arriva dalla rotatoria della Tiburtina, sfreccia accanto ai palazzi e le baracche, gira alla rotatoria Aldo Moro. «Per poco non ci ha investite», racconta Laura che era con la sua bambina. «Mi sono spaventata da morire, ho detto agli uomini che erano lì: ma che non fate niente per proteggerci?». Alla guida c’è il figlio di Bobo, il proprietario del furgone rosso. Bobo che da quando è arrivato con la sua famiglia, circa 5 mesi fa, «combina solo casini, beve, dà fastidio, guida come un matto». Anche i rom ce l’hanno con lui e l’hanno cacciato dal campo di via Candoni, alla Magliana. È bosniaco, ha 46 anni e piccoli precedenti alle spalle. Il suo comportamento così spavaldo, martedì ha acceso la miccia.

Qualcuno lancia una bottiglia contro la Fiesta, per fermarla, un gruppo di persone va verso la baracca di Bobo, partono insulti, si scatena una lite. «Abbiamo sentito le urla, abbiamo visto dalle finestre i nostri ragazzi circondati dai rom e siamo scesi strada». Un passaparola velocissimo, la strada si riempe di gente. Almeno cento, 150 persone si ritrovano davanti la favela di via dell’Albuccione. Sbuca pure il furgone rosso, «è uscito dal viottolo delle baracche», dice uno dei testimoni. Lo guida Bobo, forse vuole proteggere la fuga della Fiesta o forse solo scappare via con figli e nipoti. Inizia la guerriglia. Gli uomini dell’Albuccione trascinano i sacchetti pieni di calcinacci ammassati sotto a un palazzo in ristrutturazione per la strada. «Abbiamo fatto una barricata perché quel pazzo col furgone ci voleva investire», dicono. Parte la sassaiola. «Dal campo rom sono usciti con le pale e i bastoni», dice Francesco, 31 anni, ferito al naso da un mattone. Qualcuno ha sentito degli spari. «Era una scacciacani, ce l’avevano i rom», raccontano all’Albuccione. Ma i nomadi replicano: «Erano gli italiani, quelli spacciano non sono santi»”.

Poi la roulotte di Bobo prende fuoco e l’uomo scappa, ma i militari riescono a fermarlo e trovano nel suo furgone rosso trovano armi improprie: un manganello estensibile, un tirapugni e un’accetta che gli costano una denunci a piede libero:

“Nel campo è stata ritrovata la Fiesta risultata rubata a Settecamini. Se al suo interno verranno trovate le impronte del bosniaco, allora per lui potrebbe scattare anche l’arresto. Oltre al 31enne, medicato con una prognosi di 20 giorni, sono rimasti lievemente contusi due agenti che hanno fatto da cordone. Il video girato da un ragazzo inquadra il rogo, le urla, la guerra. Immagini, ora, al vaglio dei carabinieri. Bisognerà individuare chi era lì quella notte e che forse dovrà rispondere di rissa aggravata e di interruzione stradale. Gli inquirenti attendono anche la relazione dei pompieri sull’incendio. La polizia ha repertato alcune tracce utili alle indagini. C’è da capire se quel rogo sia stato accidentale o, come sostenuto dai rom, provocato dagli italiani il che aggraverebbe il quadro. Intanto la Prefettura ha annullato l’incontro diÈ oggi con il sindaco M5S di Guidonia, Michel Barbet. Il prefetto si è riservato «ulteriori approfondimenti sulla vicenda»”.

Repubblica Tv pubblica un video in cui emerge tutta la rabbia dei residenti.