Estibaliz Zabala Carranza, mantide di Vienna, si pente: libro “Le mie due vite”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Novembre 2014 - 12:21 OLTRE 6 MESI FA
Estibaliz Zabala Carranza, mantide di Vienna, si pente: libro "Le mie due vite"

Estibaliz Zabala Carranza, mantide di Vienna, si pente: libro “Le mie due vite” (foto Ansa)

UDINE – Lamantide” di Vienna si è pentita: Estibaliz Zabala Carranza, arrestata nel giugno 2011 dalla Polizia di Udine per il duplice omicidio di marito e fidanzato a Vienna, ha scritto un libro. In “Le mie due vite“, 224 pagine di scritti realizzati con la giornalista Martina Prewein, la donna, 36 anni spagnola di origini messicane, rinchiusa nel carcere di Schwarzau nella Bassa Austria, affida le sue memorie e il racconto dei duplici omicidi.

Marito e fidanzato, un uomo tedesco e uno austriaco, erano stati ritrovati quasi casualmente pochi giorni prima dell’arresto della donna, fatti a pezzi in un congelatore murato in uno scantinato di uno stabile in cui Estibaliz aveva in uso un appartamento e gestiva una gelateria, che le è valso il soprannome in Austria di “Icelady”.

Ampi passi del libro, lanciato in questi giorni, sono stati già anticipati dalla Kronen Zeitung austriaca.

“Ho preso la vita non solo di due persone ma anche due figli alle loro madri”, scrive Carranza nel libro. “Da quando sono diventata madre in carcere (ha partorito il bambino di un terzo compagno che portava in grembo quando è stata arrestata) posso capire cosa voglia dire perdere un figlio. Specie in modo così spaventoso. Se potessi cancellare il mio crimine darei la mia vita per questo”.

Una volta scoperti i cadaveri, Carranza era fuggita verso l’Italia in taxi. Aveva dormito una notte in un albergo di Cavazzo, poi era stata ospitata a Udine in casa di un giovane artista di strada conosciuto in stazione. La Squadra mobile di Udine era sulle sue tracce quando il giovane, insospettito dai siti austriaci visitati dalla ragazza e che parlavano degli efferati omicidi, aveva chiamato in Questura per avvisare della presenza della donna.