I “No Tav” bloccano i tecnici in Val di Susa

Pubblicato il 12 Gennaio 2010 - 10:45 OLTRE 6 MESI FA

I “No Tav” tornano a bloccare la Val di Susa. I tecnici della Ltf, la società incaricata di effettuare i sondaggi della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, si sono presentati, poco dopo le 6,30, all’autoporto di Susa, uno dei 91 siti scelti per effettuare i sondaggio geognostici.

Scortati dalle forze dell’ordine, hanno chiesto di potere accedere all’area prescelta che da sabato scorso è presidiata dai No Tav. Il portavoce di quest’ultimi, Alberto Perino, ha risposto: «Non siamo disponibili a farvi entrare, non cederemo».

Alcuni esponenti delle forze dell’ordine hanno fatto presente ai manifestanti le eventuali conseguenze, civili e penali, del loro comportamento ma i manifestanti non hanno fatto marcia indietro ed hanno rilanciato: «Ovunque andrete in Valle Susa noi saremo ad aspettarvi».

Il confronto si è svolto in maniera civile, senza nessun tipo di tensione. I manifestanti, circa 2-300 persone, hanno successivamente intonato alcuni cori, tra cui il «Sarà dura», che da sempre contraddistingue la loro battaglia.

Sono in tutto tre le trivelle che dall’alba di questa mattina stanno effettuando i primi sondaggi per la realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione. Operano allo scalo merci di Orbassano, alla stazione ferroviaria di Collegno e a Torino, nel sito Amiat di Basse di Stura.

Nei tre siti i lavori si stanno svolgendo in modo regolare, senza intralcio da parte dei no Tav che invece hanno impedito l’avvio dei sondaggi all’autoporto di Susa. Complessivamente sono 91 i sondaggi previsti, fra Torino e provincia, per arrivare al progetto preliminare dell’opera. Una dozzina di questi dovrebbe esser ultimata entro la fine del mese.