I No Vax e le pressioni sui medici di famiglia per ottenere esenzione dal vaccino

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Ottobre 2021 - 08:47 OLTRE 6 MESI FA
I No Vax e le pressioni sui medici di famiglia per ottenere esenzione dal vaccino

I No Vax e le pressioni sui medici di famiglia per ottenere esenzione dal vaccino FOTO ANSA

I No Vax che fanno pressione sui medici di famiglia per ottenere ad ogni costo il certificato di esenzione dal vaccino anti-Covid e il conseguente Green Pass. Pressioni che vengono fatte anche attraverso la collaborazione di alcuni avvocati. A denunciarlo sono proprio i professionisti che, in quanto medici vaccinatori, rientrano tra coloro che possono rilasciare il certificato.

Ma, fanno notare, la circolare del Ministero della Salute su questo argomento è chiara: hanno diritto all’esenzione dall’immunizzante solo soggetti che soffrono di certi tipi di allergia (non tutte), o legate ad alcune componenti del vaccino, e in presenza di precise patologie. L’esenzione si può ottenere solo a queste condizioni. Ma i No Vax da quell’orecchio non ci sentono e chiedono, anche con minacce, di essere esentati.

I No Vax e le pressioni per ottenere esenzione e Green Pass

Questi No Vax vivono perlopiù al Nord, tra Veneto, Friuli, Lombardia, Piemonte, alcuni in Emilia. Insomma zone del Paese molto produttive, dove il lavoro c’è e senza Green Pass non si entra in fabbrica o in ufficio. In più occasioni si sono presentati dal medico di base con un form stampato chiedendo al professionista di firmare e farsi carico dei danni per la salute nel caso in cui dopo il vaccino avessero avuto dei problemi, subito o anche successivamente.

Il commento dei medici

Dal canto suo Filippo Anelli, presidente della Federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo) spiega: “Il comportamento di chi non si vuole vaccinare esprime tante cose – dice Anelli – disagio sociale, ansia, paure, preoccupazione. Mettersi in malattia è come un rifugio. Non è una novità per noi medici”. “Ma questa è anche una grande occasione per aprire un discorso con chi non si sente sicuro per sottoporsi all’inoculazione. Quando i pazienti ci dicono che stanno male, a meno che non siano intrasportabili, gli chiediamo di venire in ambulatorio. Ci parliamo e spieghiamo l’importanza di vaccinarsi. Dobbiamo utilizzare questo strumento, è il modo migliore per vincere le paure dei cosiddetti esitanti”.