Igor il russo: agenda e indirizzi sotto esame per stabilire il tragitto del killer

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Marzo 2018 - 16:04 OLTRE 6 MESI FA
Igor il russo: agenda e indirizzi sotto esame per stabilire il tragitto del killer

Igor il russo: agenda e indirizzi sotto esame per stabilire il tragitto del killer

BOLOGNA – Un’agenda con appunti e indirizzi manoscritti in italiano, presumibilmente dallo stesso Norbert
Feher alias Igor il russo), ma anche cartine dell’Italia, della Spagna e dell’Europa da cui si spera di poter ricavare informazioni utili per ricostruire il tragitto del killer.

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Sono alcuni degli oggetti al centro di una nuova rogatoria che la Procura di Bologna, con il Pm Marco Forte, presenterà al tribunale di Alcaniz: obiettivo, acquisire materiale per capire come Igor il russo sia fuggito dall’Italia dopo i due omicidi di aprile 2017, se e da chi sia stato aiutato e come sia arrivato in Aragona, dove a dicembre è stato arrestato, dopo altri tre omicidi.

La rogatoria su atti depositati davanti al giudice spagnolo non rallenterà i tempi dell’azione penale, che la Procura di Bologna conta di esercitare entro aprile, con richiesta di giudizio immediato oppure con udienza preliminare. Nel giro di una settimana, invece, sono attesi gli esiti dell’analisi del Ros sul materiale informatico sequestrato in Spagna.

La richiesta all’autorità giudiziaria spagnola è stata decisa dopo il viaggio degli investigatori italiani in Spagna della scorsa settimana, dove, oltre all’interrogatorio di Feher, che si è avvalso della facoltà di non rispondere, ci sono stati incontri ritenuti molto utili con i colleghi della Guardia Civil. Si è infatti appreso dell’esistenza di oggetti che fino ad ora non erano stati acquisiti al fascicolo della Procura.

Il materiale è stato sequestrato sul furgone che il serbo aveva utilizzato per fuggire, ma anche nei ‘covi’ dove si rifugiava nell’area desolata scelta per nascondersi e dove è spuntato dopo otto mesi di latitanza. Un’area poco abitata, con canali, canneti e boscaglia che ha diverse caratteristiche comuni con il territorio tra le province di Bologna e Ferrara dove Feher fece perdere le proprie tracce ormai un anno fa, sfuggendo ad una caccia all’uomo senza precedenti.

L’attenzione degli investigatori italiani si concentra in particolare sugli scritti e sull’agenda di pelle marrone, ma nei quattro zaini di tela di ‘Igor’, come riportato da giornali spagnoli e da ‘Il Venerdì’, c’erano abiti, ma anche lanterne, coltellini, ago e filo, la Beretta rubata ad uno dei due agenti della Guardia Civil assassinati e una seconda pistola Smith & Wesson di cui non è chiara la provenienza, una stazione meteorologica portatile, un minigeneratore, una telecamera GoPro, un machete, liquido antizanzare, fornelletto da campo e cibo in scatola. Infine, oggetti religiosi come un crocifisso e un rosario, una Bibbia in italiano, ma anche mazzi di carte di Dragonball e un Tamagotchi, l’amico elettronico. Oggetti  coerenti con le attività principali del killer da quando è in carcere: leggere la Bibbia e sfogliare fumetti.