Il giallo del dna: e se non fossero i due romeni arrestati a Roma (Caffarella)?

Pubblicato il 3 Marzo 2009 - 13:09 OLTRE 6 MESI FA

Stupro al Parco della Caffarella, tutto da rifare. Il test del dna effettuato sui reperti biologici trovati sulla ragazzina di 15 anni stuprata nel giorno di San Valentino ha dato esito negativo e scagiona, per il momento, i due arrestati, Alexandru Isztoika Loyos e Karl Racz.

La scientifica effettuerà ulteriori verifiche, ma è molto difficile ipotizzare che sia stato commesso un errore. I due indagati verranno comunque risentiti, ma potrebbero essere rimessi in libertà dal Tribunale del Riesame.

La quindicenne, invece, non ha dubbi: “Lo ho riconosciuti, sono loro”. La vittima ha anche aggiunto di aver sentito pronunciare frasi in italiano dai due rumeni, ma questi sembrerebbero conoscere solo il dialetto rumeno.

Nei prossimi giorni test del dna anche per il fidanzatino della ragazzina, quella sera insieme a lei e picchiato violentemente.

Intanto nuove accuse sono in arrivo per uno dei due, Karl Racz. Una donna che ha denunciato di essere stata violentata nella borgata del Quartaccio, ha detto alla polizia di avere riconosciuto nel romeno il suo aggressore.