Il presidente di Panama: “Lavitola mi fu presentato da Berlusconi”

Pubblicato il 20 Aprile 2012 - 18:49 OLTRE 6 MESI FA

CITTA' DI PANAMA, 20 APR – ''Certo che conosco Valter Lavitola. Mi fu presentato da Silvio Berlusconi come suo uomo di fiducia ad un pranzo durante il mio viaggio in Italia'': il presidente di Panama Ricardo Martinelli dopo quattro giorni di bufera politica rompe il silenzio con una conferenza stampa da Palacio de las Garzas, trasmessa a reti unificate, per ''difendere il suo onore e quello di Panama'' dalle accuse emerse dall'inchiesta dei pm di Napoli.

Il capo di stato ripete – come aveva gia' fatto dal suo account Twitter nei giorni scorsi – di non aver ricevuto mazzette per l'assegnazione di appalti a imprenditori italiani e accusa la stampa locale di condurre una campagna ostile alimentata dall'opposizione, che verrebbe imbeccata dall'imprenditore Mauro Velocci, il teste-chiave degli inquirenti napoletani. Parlando dei suoi rapporti con Valter Lavitola, il presidente di Panama spiega di averlo conosciuto nel suo primo viaggio in Italia, quando era andato in visita da papa Benedetto XVI e da Silvio Berlusconi. L'ex direttore dell'Avanti gli era stato presentato durante un pranzo ufficiale, dall'allora premier.

All'incontro conviviale c'erano sei italiani e sei panamensi, tra questi l'ex ministro degli Esteri Juan Carlos Varela, ora uno dei capi dell'opposizione nella repubblica centroamericana. Berlusconi ''mi disse che il signor Lavitola era un uomo di sua fiducia – ha detto Martinelli – e che si sarebbe occupato delle relazioni con Panama''. E in questo modo spiega anche lo scambio di mail intrattenuto col faccendiere.

Il presidente afferma di non avere alcuna intenzione di andare in Italia a farsi ascoltare dai magistrati e di essere convinto che ''tutta questa telenovela'' si concludera' presto.

''In modo categorico posso dire che non c'e' stato nessun membro del mio governo che abbia ricevuto un centesimo da Svemark (il consorzio di aziende italiane – ndr) o da qualsiasi altra impresa'', spiega Martinelli, che stigmatizza le pubblicazioni delle denunce ''prive di fondamento'' di Velocci, una persona – sottolinea – che ha a che vedere ''col consumo di droga e di dubbia reputazione'', ''che mostra in questo modo il suo risentimento verso il governo di Panama per non aver ottenuto il contratto per la costruzione delle carceri modulari''.

Rispetto al progetto delle carceri il presidente ripete che era stato respinto dal suo gabinetto per il suo costo oneroso e perche' non era conforme alle leggi del Paese. ''Velocci sta diffondendo dall'Italia informazioni a conosciuti oppositori locali per gettare discredito sulla mia persona e sul governo''.