Ilaria Cucchi incontrerà il ministro della Difesa Trenta e il comandante dei carabinieri Nistri

di redazione Blitz
Pubblicato il 15 Ottobre 2018 - 14:54 OLTRE 6 MESI FA
Ilaria Cucchi incontrerà il ministro della Difesa Trenta e il comandante dei carabinieri Nistri

Ilaria Cucchi incontrerà il ministro della Difesa Trenta e il comandante dei carabinieri Nistri (Foto Ansa)

ROMA  – Mercoledì 17 ottobre il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, e il comandante generale dell’Arma dei carabinieri, Giovanni Nistri, incontreranno Ilaria Cucchi. “L’incontro è stato fortemente voluto dal ministro Trenta e si svolgerà in sede al ministero”, fanno sapere dalla Difesa. Sarà presente anche l’avvocato Fabio Anselmo, che ha assistito la famiglia Cucchi in questi anni. 

“Ho accettato volentieri l’invito del ministro della Difesa e del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, ha detto Ilaria Cucchi, sorella di Stefano. Io e il legale della nostra famiglia, Fabio Anselmi, che sarà presente, ne siamo onorati. Hanno espresso la volontà di riceverci e noi ascolteremo cosa hanno da dirci”. 

Proprio domenica 14 ottobre il generale Nistri ha dichiarato dalle colonne del Corriere della Sera: “Quando tutto sarà definito attraverso gli accertamenti dell’autorità giudiziaria, e sarà fatta chiarezza su tutti gli aspetti di questa vicenda disonorevole, l’Arma prenderà i propri provvedimenti, e saprà farlo con il massimo rigore, senza remore e senza riguardi per gli eventuali colpevoli”.

“Noi siamo al fianco della magistratura che è riuscita ad aprire questo spiraglio di luce“, ha spiegato Nostri, che difende l’Arma nel suo complesso: “I carabinieri non sono rappresentati dalle persone coinvolte nel caso Cucchi, bensì dal lavoro quotidiano che nell’ultimo anno ha portato sei dei nostri uomini a morire in servizio, oltre che a contare 1.o92 feriti. Per questo dico che l’Arma non ha perso né deve riacquistare una dignità garantita ogni giorno da tutti i carabinieri che svolgono con scrupolo e diligenza il proprio lavoro. La gravità di ciò che è accaduto non si discute, ma è un episodio che non rispecchia la normalità del modo di procedere dell’Arma”.