Ilva, emergenza sicurezza. Usb proclama sciopero a oltranza

Pubblicato il 18 Febbraio 2013 - 20:00| Aggiornato il 13 Luglio 2022 OLTRE 6 MESI FA

TARANTO – Sciopero a oltranza. Lo ha proclamato la Usb (Unione sindacale di base)  nello stabilimento Ilva di Taranto a partire da lunedì 18 febbraio e finché non sarà revocato l’accordo Ilva-sindacati del 10 novembre 2010. L’accordo in questione riguarda la riorganizzazione del lavoro nel reparto Movimento ferroviario, dove il 30 ottobre scorso è morto il locomotorista Claudio Marsella.

Una delegazione del Mof, insieme con i dirigenti dell’Usb, ha incontrato il direttore dello Spesal (Servizio di prevenzione e sicurezza dell’Asl) ”per evidenziare ancora una volta – è detto in una nota – la grave situazione relativa alla carenza di sicurezza nel reparto”.

L’Unione sindacale di base denuncia ”l’atteggiamento vessatorio posto in atto dai preposti del reparto Mof nei confronti dei lavoratori che chiedono solo maggiore sicurezza”. Il sindacato ”ritiene che il mancato o ritardato intervento di chi ne ha competenza e facoltà di agire, possa contribuire a rendere maggiormente rischioso il lavoro, ricordando che altre anomalie riscontrate e un incidente grave avvenuto presso lo stesso reparto in data 29 dicembre, non possono essere sottovalutati”.

L’Usb, conclude la nota, ”intima all’azienda Ilva di osservare una corretta gestione del personale Mof e, al contempo, la diffida per il comportamento improvvido adottato dai preposti nei confronti di quei lavoratori che chiedono il rispetto della sicurezza e che ricevono, in cambio, maltrattamenti e provvedimenti disciplinari”.