Ilva, operaio Giacomo Campo muore travolto da nastro trasportatore

di redazione Blitz
Pubblicato il 17 Settembre 2016 - 09:43 OLTRE 6 MESI FA
Ilva, operaio Giacomo Campo muore travolto da nastro trasportatore

Ilva, operaio Giacomo Campo muore travolto da nastro trasportatore

TARANTO – Incidente fatale sul lavoro allo stabilimento Ilva di Taranto. Giacomo Campo, operaio di 25 anni di una ditta dell’appalto, la Steel Service, è morto sabato mattina, intorno alle 6:45, nel reparto Afo4 dell’impianto siderurgico pugliese. Dalle prime informazioni trapelate da fonti sindacali, pare che Campo stesse operando sul nastro trasportatore quando la parte finale di un contrappeso avrebbe ceduto, facendo precipitare un carrello che ha schiacciato l’operaio, uccidendolo. Sul posto sono arrivato gli ispettori del lavoro, i carabinieri e i vigili del fuoco, anche per cercare di liberare il corpo dell’operaio, rimasto incastrato nel nastro trasportatore.

Il giovane lavoratore avrebbe dovuto effettuare la pulizia del nastro con alcuni altri colleghi. Le operazioni di manutenzione al sistema di depolverazione Stock house dell’Afo4, secondo quanto riferisce la Fiom Cgil, erano iniziate alle 5 di sabato mattina, 17 settembre. La dinamica dell’incidente è in fase di accertamento.

Il nastro trasportatore era partito regolarmente ma il contrappeso ha ceduto travolgendo l’operaio che sarebbe rimasto schiacciato e incastrato negli ingranaggi. Sono stati i colleghi di lavoro a dare l’allarme e a chiamare i soccorsi ma per Campo non c’è stato nulla da fare.

I SINDACATI: “E’ OMICIDIO” – “L’incidente di questa mattina presso lo stock house quattro dell’Afo4 non è una fatalità. È stata una vera e propria mancanza di rispetto delle regole della sicurezza. Infatti l’incidente è successo sotto gli occhi dei responsabili che non hanno voluto aspettare l’arrivo dei mezzi per la messa in sicurezza del tamburo”. Lo afferma il coordinatore provinciale dell’Usb (Unione sindacale di base), Francesco Rizzo. “Tutto era fermo e spento ma si è deciso di iniziare con mezz’ora di anticipo. Questo per sottolineare ancora una volta come nell’Ilva di Taranto manchino ormai regole e rispetto sulla sicurezza. Si tratta di un ‘omicidio’. Solo ieri pomeriggio abbiamo fatto un sit in per ricordare l’operaio morto a Piacenza, anche il link per mancanza di attenzione verso i lavoratori. Questa mattina questa tragica notizia”. È arrivato “il momento di ribellarsi – conclude il coordinatore Usb – a questa situazione che è ormai indecente. Non bastano più le parole è necessario che la legge faccia il suo corso e punisca tutti i responsabili di questi omicidi”.

LO SCIOPERO – Fim, Fiom, Uilm e Usb di Taranto in maniera congiunta hanno proclamato uno sciopero dei lavoratori dell’Ilva a partire dalle 12 di sabato (per il secondo e terzo turno di otto ore) fino alle 7 di domenica. “Il lavoratore – spiegano in una nota i sindacati – durante le manovre di pulizia di un nastro in zona stock house Afo4, per ragioni ancora da accertare è stato travolto riportando ferite mortali. Ancora una volta rivendichiamo duramente e fermamente le ragioni di sicurezza in fabbrica e carenze organizzative, più volte denunciate dalle organizzazioni sindacali”.

LE PAROLE DI MATTARELLA – “Ogni morte sul lavoro costituisce una ferita per l’Italia e una perdita irreparabile per l’intera società. Non è ammissibile che non vengano adeguatamente assicurate garanzie e cautele per lo svolgimento sicuro del lavoro”. E’ il monito rivolto dal presidente della repubblica, Sergio Mattarella.