Ilva, referendum a Taranto per la chiusura dell’impianto

Pubblicato il 14 Aprile 2013 - 11:16 OLTRE 6 MESI FA

TARANTO – Dalle 8 alle 22 di oggi 86mila e 300 elettori di Taranto sono chiamati alle urne per dire se vogliono la chiusura di tutto lo stabilimento dell’Ilva “per tutelare la salute vostra e dei lavoratori dall’inquinamento” o se invece preferiscono la chiusura della sola area a caldo.

In sostanza viene chiesto ai cittadini di risolvere quello che la politica negli ultimi 30 anni non è riuscita a fare: sciogliere la dicotomia più odiosa e assurda, quella tra il diritto al lavoro e diritto alla salute, ammettendo di fatto l’incapacità a realizzare quello che in tutto il resto del mondo accade. Fare cioè convivere i due diritti, producendo acciaio senza produrre malattie.

Il referendum è consultivo. Dal risultato il Comune dovrebbe trovare spunto per decidere come comportarsi con l’azienda, pur avendo l’amministrazione comunale solo un potere sanitario. La regola dice che il referendum vale soltanto se si supera il 50 per cento di votanti: raggiungere il quorum, dicono gli stessi promotori del referendum, è però un’impresa praticamente impossibile. Si vota sino alle 22 in 82 sezioni, dislocate in 19 scuole.