Imane Fadil avvelenata? Tracce elevate di cadmio e antimonio nel suo corpo

di Veronica Nicosia
Pubblicato il 18 Marzo 2019 - 14:02| Aggiornato il 2 Settembre 2019 OLTRE 6 MESI FA

Imane Fadil avvelenata? Tracce elevate di cadmio e antimonio nel suo corpo

ROMA – Imane Fadil potrebbe essere morta per avvelenamento. Il pm che si occupa del caso della morta della modella marocchina ha annunciato che nel suo corpo sono state trovate tracce elevate di cadmio e antimonio, due sostanze tossiche per l’organismo umano. E ancora cromo e molibdeno in “valori molto superiori”. Nonostante la presenza di queste sostanze, non è ancora esclusa l’ipotesi della morte naturale. 

Il procuratore Francesco Greco, in conferenza stampa, ha dichiarato: “Dagli esami sui liquidi biologici effettuati sono stati trovati livelli superiori rispetto alla norma di antimonio e cadmio. Attendiamo l’esito degli esami autoptici. Non è esclusa anche la causa naturale, anche se tutti gli accertamenti svolti all’Humanitas non hanno riscontrato patologie”. 

Negli esami fatti sulla Fadil sono stati riscontrati anche “valori molto superiori di cromo e molibdeno”. Invece i valori di cobalto erano “bassi, non significativi”. Il procuratore Greco ha aggiunto: “Gli esami sono stati fatti in parte sul sangue che è stato lavato due volte nel corso della degenza e sulle urine”.

La Procura ha inoltre fatto sapere che all’autopsia sul corpo di Fadil saranno presenti anche i vigili del fuoco, “perché hanno un addestramento specifico e strumentazione adeguata per il rischio di radiazioni”. Inoltre, ha sottolineato Greco, “si procederà prima con l’estrazione di alcuni campioni per le prime analisi”, ovvero i carotaggi degli organi tra cui fegato e reni, poi “con la normale autopsia”. La Procura di Milano infatti attende gli esiti delle analisi sulla presenza di eventuale radioattività sul corpo di Fadil e solo dopo “verrà effettuata l’autopsia, probabilmente tra giovedì e venerdì”.

Il procuratore non esclude che a uccidere la Fadil possa essere stata una malattia rara: “C’è l’opzione sull’ipotesi di un avvelenamento ma non si esclude che sia morta per una malattia rara. La priorità della Procura è accertare le cause della morte. I medici dell’Humanitas hanno cercato di seguire tutte le ipotesi possibili in base alla scienza medica e ad una ad una le hanno scartate trovandosi davanti ad una situazione complessa che non sono riusciti a comprendere”. (Agi e Ansa)