Impiegate del comune si sposano l’una con l’altra: sindaco donna le costringe alle dimissioni

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Dicembre 2022 - 09:00 OLTRE 6 MESI FA
Impiegate del comune si sposano l'una con l'altra: sindaco le costringe alle dimissioni

Impiegate del comune si sposano l’una con l’altra: sindaco le costringe alle dimissioni FOTO ANSA

Due impiegate del comune che si sposano l’una con l’altra, una unione civile che però ha portato le due donne ad essere prima demansionate e poi mandate via.

Le dipendenti che si erano unite col rito civile sono state infatti sostituite nelle loro mansioni e poi costrette dal sindaco (donna) alle dimissioni. Per questo la Corte d’appello ha ribaltato la sentenza di primo grado e condannato il sindaco, il suo vice e l’assessore alla Polizia Locale. I tre sono stati condannati per “il carattere discriminatorio – si legge nella sentenza – della loro condotta dopo l’unione civile di due dipendenti”.

Il matrimonio delle due impiegate

Si tratta rispettivamente dell’ex responsabile dell’ufficio tecnico del comune e dell’ex comandante della Polizia Locale dello stesso comune. Entrambe erano state sostituite dopo che si erano sposate con un’unione civile nel 2020. Alla prima nel gennaio del 2021 viene tolto il ruolo di responsabile dell’ufficio tecnico che ricopriva dal 2011. Al suo posto una collega neoassunta. “Una rotazione mai fatta prima e, neppure dopo, con un atteggiamento discriminante – scrivono i giudici in sentenza – che non viene fatta subito nel 2020 per non creare sospetti”. Nello stesso periodo “il Comune – si legge ancora – inizia un atteggiamento discriminatorio anche nei confronti del suo ormai ex comandante, modificando ad hoc la convenzione stipulata dai comuni che sono in convenzione di servizio costringendola di fatto a dimettersi”.

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