Impronte digitali al posto del badge per entrare in azienda

Pubblicato il 30 Aprile 2012 - 09:22 OLTRE 6 MESI FA

CAMPI BISENZIO (FIRENZE) – Impronte digitali per entrare al lavoro: è il nuovo metodo di identificazione dei dipendenti del Centro Commerciale I Gigli di Campi Bisenzio, in provincia di Firenze.

Fuori dagli orari di apertura del centro, cioè dalle 23 alle 9, i dipendenti del centro commerciale potranno usare solo le proprie dita, e non più i badge, per aprire e chiudere le porte.

Una novità motivata da una necessità di maggiore sicurezza, dicono ai Gigli secondo quanto riporta Repubblica, e dal minore costo sul personale che controlla chi entra e chi esce dal centro.

Alla Cgil, però, il sistema non piace. “Qualsiasi iniziativa utile a migliorare la facilità di accesso al lavoro va bene – ha detto Barbara Orlandi della Cgil al Corriere Fiorentino – Ma che l’unico sistema trovato sia un’identificazione così pesante… ci sono anche strumenti come badge o pass”.

Il sistema delle impronte digitali è in vigore da tre anni per alcune tipologie di dipendenti, ma adesso verrà esteso a quasi duemila lavoratori.

Replicano dai Gigli: “È semplicemente un modo, così come è il badge, per consentire l’accesso in sicurezza del personale nelle ore in cui il centro commerciale è chiuso. È un sistema moderno che non permette imbrogli. Il badge si può prestare, l’impronta ovviamente no. È usato da tempo in tante aziende, banche comprese, e ci permetterà di evitare i costi e le complicazione della plastificazione dei badge”.