In Italia una donna su due lavora, l’occupazione scende soprattutto al Sud

Pubblicato il 30 Aprile 2010 - 17:20 OLTRE 6 MESI FA

In Italia una donna su due lavora, ma il Sud del paese ancora non riesce a tenere il passo con il Nord.  Nel 2009 il tasso di occupazione femminile si è attestato attorno al 46,4% ma, nel Mezzogiorno, la quota scende al 30,6% con un divario rispetto al Nord Italia di circa 26 punti percentuali, distanza che non si riduce di molto neppure rispetto al Centro del Paese (-21,4%).

A fare il punto sulla situazione occupazionale delle donne è la consigliera nazionale di parità, Alessandra Servidori, che oggi ha presentato il lavoro della rete nazionale delle consigliere nelle politiche attive di sostegno alle donne lavoratrici e la relativa campagna di comunicazione che viene avviata in questi giorni.

Unico dato ‘positivo’ è quello che sembra suggerire una migliore tenuta dell’occupazione femminile rispetto alla crisi: in un anno il tasso di occupazione delle donne ha, infatti, fatto registrare una riduzione di 8 decimi di punto percentuale rispetto all’anno precedente, mettendo a segno una performance migliore rispetto a quella maschile che invece vede una flessione dell’indicatore di oltre 1 punto e mezzo percentuale. Anche il tasso di disoccupazione, che a livello nazionale è risultato del 7,8% nel 2009 (+1% in un anno), vede la componente maschile (+1,3%) più colpita rispetto a quella femminile (+0.7%).

L’analisi della variazione dell’indicatore di occupazione femminile rispetto all’anno precedente mostra inoltre una riduzione del tasso più incisiva al Nord rispetto alle regioni del Centro-Sud. Segno forse della maggiore flessibilità del lavoro femminile e di un minore aggancio all’andamento del mercato del lavoro. Il Sud resta, infatti, il vero nodo da sciogliere per incrementare il lavoro femminile: ne è convinto il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, che punta infatti ad ottenere dall’Ue agevolazioni territoriali per consentire contratti di inserimento agevolati per le donne del Mezzogiorno.

Il part-time risulta inoltre la forma di lavoro predominante nell’organizzazione del lavoro al femminile: su 3.281 mila lavoratori 2.579 mila sono donne e 702 mila uomini. Preoccupa invece l’escalation delle violazioni economiche e delle mancate tutele delle lavoratrici madri: nel 2009 sono state accertate 406 violazioni amministrative alla tutela economica delle lavoratrici madri, a fronte delle 242 del 2008 (+67%) e si sono registrate 613 ipotesi di reato alla tutela fisica delle lavoratrici madri, a fronte delle 240 del 2008 (+155%).