Incendi a Fara Sabina, Monte Catillo (Tivoli), Porto Badisco (Salento): non solo Sicilia e Sardegna

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 13 Agosto 2021 - 08:12 OLTRE 6 MESI FA
Incendi a Fara Sabina, Monte Catillo (Tivoli), Porto Badisco (Salento): non solo Sicilia e Sardegna

Incendi a Fara Sabina, Monte Catillo (Tivoli), Porto Badisco (Salento): non solo Sicilia e Sardegna (Foto Ansa)

Non solo Sicilia e Sardegna: da ieri incendi preoccupanti anche a Fara Sabina (Rieti), sul Monte Catillo (a Tivoli) e a Porto Badisco (in Salento). L’Italia brucia, continua a bruciare come ogni estate. Più di ogni estate. Quest’anno sono stati bruciati già più di 103mila ettari di boschi, pinete, foreste. Anche qui abbiamo stabilito il nuovo record europeo… Ma è un po’ meno nobile di quello di Jacobs.

Incendio a Fara Sabina

Un vasto incendio a ridosso dei centri abitati di Prime Case e Pomonte, a Fara Sabina, in provincia di Rieti. L’incendio era scoppiato nella mattinata di giovedì 12 agosto su monte San Martino e ha poi raggiunto nel corso della giornata i centri abitati, in particolare le frazioni di Prime Case e Pomonte. Sull’incendio hanno operato tutto il pomeriggio anche due elicotteri, con ripetuti lanci fino al tramonto ma nessun Canadair della Protezione civile in quanto impegnati su altri fronti.

Incendio al Monte Catillo, a Tivoli

I vigili del fuoco impegnati alla periferia nord di Tivoli (Roma) per un vasto incendio nell’area della riserva naturale Monte Catillo hanno evacuato una trentina di residenti nella comunità don Bosco e successivamente 25 famiglie da una palazzina.

Incendio a Porto Badisco

Un vasto incendio ha colpito decine di ettari di bassa macchia mediterranea in una delle coste più suggestive del Salento, all’ingresso di Porto Badisco, tra Otranto e Santa Cesarea Terme. Sono intervenute squadre di Vigili del fuoco, Protezione civile e personale regionale Arif, con Polizia e Carabinieri. L’allarme scattato tardivamente non ha permesso l’arrivo di Canadair.

Molti bagnanti presenti nel pomeriggio in quel tratto di costa si sono riversati sulla strada. Il traffico verso Santa Maria di Leuca è stato interrotto sia sulla statale che sulla litoranea, deviato su altre direttrici per facilitare le operazioni di spegnimento, rese difficili dal vento. In fiamme anche la gariga, tipica vegetazione che ricopre la scogliera in un’area del parco naturale di Otranto-Santa Maria di Leuca. 

La situazione più critica è vicino Santa Cesarea Terme, dove gli ospiti di un resort sono stati fatti evacuare dalla direzione per precauzione, ricollocandoli in un altro hotel.