Incendio attico vicino San Pietro: uomo muore, era bloccato al letto. La moglie prova a salvarlo ma non ci riesce

Tutto quello che sappiamo sull'incendio divampato in un attico di Roma e nel quale è morto un pensionato 75enne, Franco Rosati.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Maggio 2022 - 10:25 OLTRE 6 MESI FA
Incendio attico vicino San Pietro: uomo muore, era bloccato al letto. La moglie prova a salvarlo ma non ci riesce

Incendio attico vicino San Pietro: uomo muore, era bloccato al letto. La moglie prova a salvarlo ma non ci riesce (foto Ansa)

Franco Rosati, 75 anni tra un mese e malato di Alzheimer è la vittima dell’incendio che è divampato nel suo appartamento al quinto piano di una palazzina in via Agostino Richelmy, nel quartiere Aurelio, a pochi passi da San Pietro. 

L’incendio

Il rogo sarebbe scoppiato proprio dalla sua stanza, dove il 75enne si trovava a letto. Con lui nell’appartamento c’erano anche la moglie e i due nipoti di 10 e 16 anni. Il badante che da qualche tempo si occupava di lui invece era fuori per le due ore di pausa.

Il tentativo di salvarlo

La moglie ha provato in ogni modo a salvare il marito: “Ho provato a tirarlo giù dal letto ma pesava non ci sono riuscita – ha dichiarato ancora sotto choc all’ospedale San Carlo – Alla fine ho pensato a salvare i bambini”.

Per tutta la durata delle operazioni di spegnimento la donna avrebbe urlato ai vigili del fuoco: “Vi prego salvate mio marito”.

Ancora non si sa cosa abbia provocato l’incendio. Il 75enne infatti non fumava e non aveva in camera nessuna bombola d’ossigeno. L’anziano era solo sdraiato sul suo letto.

Il racconto dei testimoni

“Abbiamo visto le fiamme nella casa, poi il fumo ha reso la palazzina irrespirabile –  hanno raccontato alcuni vicini –.  Abbiamo visto quella enorme casa avvolta dalle fiamme, poi un uomo, abbiamo scoperto un vigile del fuoco di passaggio si è introdotto in casa e messo in salvo sul balcone i ragazzini. Piangevano disperati e noi gridavamo loro da sotto: State tranquilli adesso arrivano a salvarvi. Non dimenticheremo mai le loro grida d’aiuto”.