Incendio in via Gradoli, è il palazzo dove abita Natalì

Pubblicato il 9 Dicembre 2009 - 17:40 OLTRE 6 MESI FA

Natalì

La palazzina dove è scoppiata, anche oggi, l’ennesima bombola di gas a via Gradoli era quella dove abita Natalì, il transessuale brasiliano coinvolto nel caso Marrazzo. E l’avvenimento, oltre a riportare la strada tristemente nota alla ribalta delle cronache, infittisce il mistero.

L’incendio, secondo quanto riporta l’Ansa, non ha provocato danni al palazzo né feriti ma ha solo causato molto fumo che si è sparso in strada. L’appartamento è abitato da alcuni cingalesi che al momento dell’arrivo della polizia non erano in casa.

Proprio l’abitazione del transessuale sarebbe stata il teatro nei primi giorni del luglio scorso del ricatto ai danni dell’ex governatore del Lazio, Piero Marrazzo, messo in atto da alcuni carabinieri della Compagnia Trionfale. Nelle stanze del piccolo appartamento di Natalì sarebbe stato effettuato il filmato al centro dello scandalo.

Il condominio è composto da due palazzine abitate per la stragrande maggioranza da extracomunitari e da transessuali. Piccoli alveari dove anche i garage vengono utilizzati come abitazioni.

In una delle abitazioni del civico 96 di via Gradoli, inoltre, nella primavera del 1978, era stato tenuto prigioniero dalle Brigate Rosse il presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro, durante il drammatico sequestro terminato con la morte del leader della Dc.