Incendio Roma, Arpa: per ora i valori delle diossine sono oltre i limiti

Secondo l'Agenzia regionale per la protezione ambientale i valori delle diossine - nella zona dove è divampato il maxi incendio di sabato - sono oltre i limiti.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Luglio 2022 - 15:41 OLTRE 6 MESI FA
Incendio Roma, Arpa: per ora i valori delle diossine sono oltre i limiti

Incendio Roma, Arpa: per ora i valori delle diossine sono oltre i limiti (foto Ansa)

I valori delle diossine, nella zona dove si è prodotto il maxi-incendio di sabato a Roma, sono oltre i limiti. E’ quanto hanno certificato i rilievi dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale. “Questi valori – ha spiegato Marco Lupo, direttore generale Arpa Lazio – sono dati prodotti dagli incendi nell’immediato. Sono stati comunicati al l’Asl di riferimento che valuterà se e quali misure applicare. Siamo fiduciosi che già dalle prossime ore i valori potranno tornare alla normalità”.

“Livelli diossina rischiosi per la salute”

“La diffusione di diossina nell’aria causata dall’incendio di Centocelle determina enormi rischi per la salute umana, essendo ben noti gli effetti cancerogeni e neurotossici di tale sostanza sul corpo umano”. Lo rende noto la Società italiana di medicina ambientale dopo la diffusione dei primi dati Arpa relativi al rogo. “Si raccomanda alla popolazione di verificare i dati di Arpa Lazio sul livello di inquinanti nelle varie aree della città di Roma e, sulla base dei di questi, evitare di uscire di casa quando i livelli di polveri sono elevati, rinunciare a passeggiate e attività sportiva all’aperto, rimanere in casa con le finestre chiuse e utilizzare sistemi di aerazione e purificazione adeguati”, precisa Sima.

Cos’è la diossina

“La diossina è un inquinante organico persistente classificato dalla Iarc come cancerogeno certo per l’uomo, oltre ad avere effetti neurotossici ed essere un distruttore endocrino – spiega il presidente Sima, Alessandro Miani -. Il rischio aereo della diossina è limitato all’area interessata dai fumi del rogo e, in caso di nube tossica, a tutto il territorio colpito dalla ricaduta a terra dei fumi. La diossina si bioaccumula soprattutto nei tessuti grassi dell’uomo e la sua emivita è piuttosto lunga: dai 5,8 anni ai 11,3 anni a seconda del metabolismo e dell’abbondanza di massa grassa”.