Inchiesta appalti, Bertolaso è giunto alla procura di Perugia

Pubblicato il 12 Aprile 2010 - 15:49 OLTRE 6 MESI FA

Il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, è giunto alla Procura di Perugia, titolare dell’inchiesta sugli appalti per i grandi eventi, nella quale il sottosegretario è indagato per corruzione.

E’ probabile che Bertolaso venga sentito dai pubblici ministeri titolari dell’inchiesta, Sergio Sottani e Alessia Tavarnesi.

L’inchiesta. Guido Bertolaso è stato indagato per corruzione nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti per i “Grandi eventi” che ha coinvolto il costruttore Diego Anemone insieme ad Angelo Balducci, Fabio De Santis e Mauro Della Giovampaola, funzionari pubblici all’epoca dei fatti contestati, tutti e quattro arrestati con l’accusa di concorso nello stesso reato e ancora in carcere. L’indagine è stata avviata dalla procura di Firenze e quindi trasmessa a quella di Perugia per competenza essendo coinvolto l’ex procuratore aggiunto di Roma Achille Toro, inquisito per corruzione, rivelazione di segreto d’ufficio e favoreggiamento.

Nel capoluogo umbro i pm Sergio Sottani e Alessia Tavarnesi, insieme con il procuratore capo facente funzioni Federico Centrone, hanno ottenuto dal gip, il 27 febbraio scorso, una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere. Provvedimento per il quale lo stesso giudice ha respinto una richiesta di revoca (appellata dal solo Anemone che è ancora in attesa della decisione) e confermato dal tribunale del riesame (che non ha ancora depositato le proprie motivazioni).

Nell’ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip Micheli, a differenza di quanto successo in quella di Firenze, la posizione di Bertolaso non è stata trattata espressamente. Secondo il giudice, comunque, dall’indagine è emerso un “quadro emblematico di malaffare” nella gestione della cosa pubblica. Solo chi era disposto a “buttare sangue” per “ingraziarsi le persone giuste” – ha scritto il gip – veniva preso in considerazione per assegnare le commesse.

Al centro dell’indagine condotta dai pm di Perugia gli appalti per i campionati del mondo di nuoto a Roma, per il G8 della Maddalena e per le celebrazione del 150/o anniversario dell’Unità d’Italia. Per l’assegnazione degli appalti a società del gruppo di Anemone, i tre funzionari pubblici avrebbero ricevuto – ritiene l’accusa – varie “utilità”. Tutti gli indagati hanno comunque sempre rivendicato la correttezza del proprio comportamento.